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 MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE ANTIFASCISTE
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VOLEVO SOLO VIVERE
Film documentario di Mimmo Calopresti
Presentato ad Oristano con il  regista
Parliamone con:
MARINA MONCELSI  – Associazione di Studi Storici Olokaustos
ALDO BORGHESI – ISSRA SASSARI – MIMMO CALOPRESTI  regista 
Letture in prosa a cura di   MARTA PROIETTI ORZELLA
Domenica 27 gennaio 
Ore 17.00 
Sala del consiglio provinciale  
Associazione El  Gato Obrero
http://gatoobrero.blogspot.com 
in collaborazione con  ISSRA
con il patrocinio  dell’amministrazione provinciale di Oristano 
e del gruppo in consiglio provinciale del PRC SE
In un momento storico come il nostro, caratterizzato da un alzhaimer sociale indotto, ricostruire la memoria appare, oltre che molto impegnativo, un’operazione meritoria e necessaria.
I giovani, lasciati ad un colpevole abbandono o ridisegnata revisionisticamente non importa, lascia le giovani generazioni sempre più in balìa della cronachistica e banalizzante dei media; questi ultimi, salvo piccole meritorie iniziative, si muovono su un terreno comune di una virtualità nichilista in cui tutto (dalla guerra in Iraq al Grande Fratello) è uguale e si confonde nella rappresentazione del mondo come fiction. 
Restituire le memorie significa contribuire a restituire una parte di quel senso di noi stessi e della realtà di cui siamo quasi completamente espropriati.
L’istituzione di giornate deputate alla ricostruzione e alla divulgazione di cruciali momenti storici va pertanto salutata ed encomiata proprio a partire da questo valore di “resistenza” ai meccanismi indotti dell’oblio.
Auschwitz, Birkenau, Baden Baden, Dachau, luoghi, “non luohi, punti nella carta geografica di un’Europa che oggi più che mai non può dimenticare.
Le nostre città ogni giorno sono invase da scritte e trafitti che riproducono croci celtiche, svastiche, inni e frasi di lugubre memoria, ma la società civile non può rimanere a guardare.
Nella mente di tanti di noi sono impresse quelle immagini di corpi gracili, scarniti, sofferenti per le attorci torture inflitte dai regimi nazi fasciti.
Campi di sterminio, lager, luoghi ideati dal genere umano per iniettare l’umanità stessa.
Ebrei, lesbiche e omosessuali, testimoni di Geova, diversamente abili, comunisti, anarchici, rom, ogni essere umano  che non si allineava doveva essere soppresso, iniettato, dimenticato.
Ed oggi i momenti di  che si ispirano a quei tragici momenti prendono forza, iniettando l’odio razziali nelle giovani generazioni.
Ma questo non è l’insegnamento  che ci deve dare il passato! Noi  che crediamo fortemente nella necessità di costruire un’alternativa di società basata su non violenza, pace, giustizia, diritti e libertà abbiamo sempre presente l’idea che dal passato si può trarre solo insegnamento ma  è necessario  non ripercorrere e ripetere gli errori per non ricadere nel passato con tutte le sue nefandezze.
Mai più capelli accantonati, mai più scarpette  di bimbo accatastate , mai più uomini freddi come rane, mai più essere  umani senza pane né casa, mai più torture e vessazioni.
Ecco perché  riteniamo giusto oggi più che mai ricordare quel  che  è stato, ricordare uomini e donne che fortemente si sono opposti ai regimi totalitari ispirati all’odio;  celebrare la giornata della memoria, inaugurare piazze e strade, monumenti ed aree pubbliche a  chi  ha disobbedito sono per noi iniziative lodevoli, ma non basta e non deve bastare.
E’ necessario  avere ogni giorno nei nostri occhi le immagini  di Auswitch liberata, avere nella nostra mente le parole mandate a memoria negli anni della scuola primaria, perchè ….” Voi  che vivete  sicuri nelle vostre tiepide case,voi  che trovate tornando a casa, cibo caldo e visi amici, considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo di pane, che muore per un si o per un no….” O sentire risuonare nelle nostre orecchie, il triste motivo Son morto con altri cento, Son morto che ero bambino….. ….. Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento….…. Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio….. …. Io chiedo come può l’uomo uccidere un suo fratello eppure siamo milioni in polvere nel vento….
E’ per questi motivi  che l’associazione El Gato Obrero (http://gatoobrero.blogspot.com) nel quadro di programmazione del  2008  anno dei diritti  umani, realizza  la  Giornata della memoria.in collaborazione con l’ISSRA  e l’Amministrazione provinciale di Oristano, Il  27 di gennaio alle ore 17.30 presso i locali della sala del consiglio provinciale.
All’iniziativa sarà presente  Mimmo Calopresti,,regista di fama internazionale che presenterà al pubblico “Volevo solo vivere” un documentario  semplice,  nove sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti raccontano la loro prigionia, vittime della più devastante e folle malvagità dei tempi moderni. Il filmato si apre con le immagini  d’archivio in cui Mussolini annunciava il varo delle leggi antisemite sulla scorta di una supposta “superiorità razziale”, quanto mai opportuno per ricordare ai sempre più numerosi difensori della tesi “italiani brava gente” le precise responsabilità italiane nello sterminio di milioni di esseri umani. 
Oggi, è indispensabile, recuperare alla memoria collettiva le testimonianze di quanti vissero l’orrore dell’Olocausto, perché la vergogna non abbia alcuna amnistia. In questa prospettiva Volevo solo vivere rappresenta un tassello di enorme importanza. Il film è parte integrante della serie di produzioni nate dalla Shoah Foundation di Steven Spielberg, una sorta di serbatoio mondiale della memoria nato nel ‘94 per registrare le parole e i volti di chi è miracolosamente scampato alla soluzione finale hitleriana. In Italia sono state raccolte circa 400 interviste che sono servite a Mimmo Calopresti per costruire il documentario. 
Le narrazioni si alternano a brevissimi  frammenti di repertorio ben dosati per contenere l’insopportabile crudeltà delle immagini. ”
Forse oggi ci sembra di sapere tutto su Auschwitz e sul  tremendo  genocidio della  Shoah, ma non è  vero. Lì è accaduto l’inimmaginabile, non  possiamo essere certi che tutto questo non si verifichi più o che non stia già succedendo da qualche parte, ma l’unico modo che si ha  di scongiurarlo è di diventare noi stessi un essere umano migliore e più forte. 
Il lavoro di Calopresti  nasce dalla volontà stessa del  regista di non  cadere nel classico documentario di  analisi  e proiezioni di orrori, ma  nel voler mostrare storie individuali e personali come  a voler significare che l’orrore  dell’olocausto non è uno  singolo  ma sono  migliaia di orrori singoli e personali  vissuti intensamente  da ogni  singolo deportato.
Certamente, perché non si ripeta, l’arma più forte e necessaria è quella della memoria.
Al  termine della visione del documentario è previsto un dibattito con Mimmo Calopresti, Marina Moncelsi dell’associazione Olokaustos e Aldo Borghesi  dell’ISSRA. La  serata sarà conclusa  dalla lettura  di  brani  ed opere  in memoria  della Shoah  e dello  sterminio  degli  ebrei,le letture  saranno curate  da Marta Proietti Orzella, giovane attrice  sarda emergente.
Con il presente comunicato, oltre che richiedervi la divulgazione della notizia si invita tutti voi a partecipare all’iniziativa.
Oristano 23  gennaio  2008  
Eleonora Casula