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Dossier aggiornato con brani delle motivazioni della sentenza del GUP Barbuto. Intanto presentati gli appelli per i condannati, mentre il pm Basilone decide di non presentare alcun ricorso per le assoluzioni.
Quelli che l’hanno chiesto hanno ottenuto di poter girare liberamente con obbligo di firma due volte alla settimana (solo due persone hanno deciso di non chiedere l’alleviamento delle misure e di continuare il regime dei domiciliari)
Queste le motivazioni della sentenza di primo grado depositate dal GUP Barbuto il 15 settembre. Ora il via agli appelli (entro 45 giorni per depositare).
Giustizia. Ieri la sentenza del tribunale per i fatti di corso Buenos Aires dell’11 marzo. Liberati 19 ragazzi da mesi in carcere. Nove assoluzioni e 18 condanne a quattro anni – Rassegna stampa
Pesante sentenza Il gup Giorgio Barbuto ha inflitto diciotto condanne a quattro anni di reclusione e ha assolto nove persone – Agenzie e Rassegna
mercoledi’ 19 luglio alle ore 9.30 la sentenza. (parte terza)
mercoledi’ 19 luglio alle ore 9.30 la sentenza. (parte seconda)
mercoledi’ 19 luglio alle ore 9.30 la sentenza. (parte prima)
seconda udienza. altre difese. Venerdi’ prossimo appuntamento e il 19 luglio sentenza. – Nella seconda giornata continuano a sfilare altri difensori degli arrestati e delle arrestate per i fatti dell’11 marzo 2006 in corso buenos aires.
prima udienza fiume. 10 ore, requisitoria del pm e risposta di mazzali. basilone chiede 5 anni e 6 mesi per tutti gli imputati (tranne per due per cui chiede sei anni). Mazzali risponde con una assoluzione perche’ non sussiste il fatto.
(...) In conclusione io chiedo l’assoluzione per non aver commesso il fatto, in subordine perche’ il fatto non sussiste, in subordine ulteriore le attenuanti di cui all’art. 116 del c.p., l’art 62. nr 1 e l’art 62/bis ovviamente prevalenti sulle aggravanti.
“Questa è una battaglia di garanzia che deve valere per tutti” ha detto Saponaro, consigliere dei Verdi. I firmatari ribadiscono preoccupazione perchè la misura cautelare ha un sapore fortemente restrittivo.
Un’udienza preliminare, a porte chiuse, a cui ne seguiranno velocemente altre a porte aperte, per arrivare, entro la fine di luglio, alla sentenza.
“Ogni forma di violenza è da condannare, ma i nostri figli sono innocenti” dei reati loro contestati per i fatti dell’11 marzo a Milano, e la carcerazione è illegittima.
Detenuti per l'11 maggio: Respinta un'altra richiesta di scarcerazione
Secondo i giudici permangono le esigenze di custodia cautelare per prevenire la reiterazione del reato e l’inquinamento probatorio. i due ragazzi di 23 e 19 anni sono incensurati.