Cile - Senza tregua nella guerra sociale: rivendicazione dell'attentato all'Afp Cuprum

*fonte: comunicato inviato al sito Hommodolars.org

Ci assumiamo la responsabilità dell'attacco effettuato con
dell'esplosivo contro le succursali della AFP Cuprum (fondo pensioni)
e del Banco de Chile, alle ore 23.52 di ieri notte all'incrocio tra
Coyancura e Las Bellotas. L'attacco è stato realizzato con una piccola
carica d'esplosivo di alto potenziale, oltre a 250 grammi di Anfo come
rinforzo. E' stato attivato da una miccia a lenta combustione.

Le autorità dello Stato e i dirigenti politici della coalizione di
governo, nel loro solito lavoro di conservazione dell'ordine
capitalista che beneficia una minoranza di ricchi e di potenti,
gestiscono e dirigono la repressione contro i propri nemici: quelli
che si levano in piedi e vogliono cambiare radicalmente l'esistente.
Tutte e tutti noi che ci rifiutiamo di partecipare alla farsa
elettorale che non cambia né cambierà nulla, noi che lottiamo da una
prospettiva radicale per sovvertire l'immondo ordine esistente, noi
che ci costituiamo dall'anticapitalismo quale unica forma di
recuperare le nostre vite dalle mani degli sfruttatori e dei fedeli
lacchè che hanno al governo... tutte e tutti siamo nemici della
capitale e dello stato. E' reciproco, non cadiamo nel vittimismo.
Abbiamo ricevuto colpi ed abbiamo cercato anche di darli, noi non
siamo pacifisti, non porgiamo l'altra guancia, non resteremo a braccia
conserte a guardare come s'estende e si consolida un sistema
depredatore della natura e della vita umana.
Comunque, tutta questa repressione non è astratta, bensì colpisce
concretamente i nostri fratelli e sorelle, li arresta, ne intimidisce
le famiglie, ne perquisisce le case. I gruppi d'assalto della PDI
distruggono le case occupate, spaccano tutti gli oggetti e i materiali
da lavoro, pestano i giovani mentre sono a terra, il tutto provocato
dall'impotenza nel vedere la bancarotta morale in cui si trova la sua
istituzione (inchieste su pedofilia ed altro che hanno coinvolto la
PDI). Nel frattempo, nel sud del Cile, i Carabineros invadono le
comunità mapuche, ne terrorizzano i bambini, sparano in loro presenza,
il tutto per perpetuare l'usurpazione e lo sfruttamento dello stato
cileno, delle forestales e dei latifondisti.
Ma quelli che ordinano di effettuare queste vessazioni lo fanno per
conservare l'ordine che beneficia la classe dirigente: l'alta
borghesia cilena e i gruppi economici transnazionali. Essi vivono
comodi e tranquilli nei loro eleganti quartieri, protetti dalla
maledetta polizia. Nei loro quartieri non accade nulla, essi vivono
molto lontano dalla povera gente di Villa Francia, La Pincoya, La
Victoria, Lo Hermida o Cerro Navia quando questi codardi ordinano di
accerchiare questi quartieri, riempirli di gas lacrimogeni, sparare
nelle vie strette, cosa che ha causato la perdita di un occhio ad una
bambina di pochi anni, solo pochi mesi fa. In definitiva, i ricchi e
quelli che dirigono politicamente la repressione vivono nella più
assoluta impunità.
Oggi abbiamo voluto restituire in una piccolissima parte i colpi che
ci danno ogni giorno. Rivendichiamo la collocazione di una carica
esplosiva all'incrocio tra Las Bellotas e Coyancura, di fronte alla
succursale dell'AFP Cuprum, controllata dal Grupo Penta (legato alla
UDI). L'esplosione ha colpito anche gli uffici del Banco de Chile. Le
AFP sono uno dei pilastri del potere della classe dirigente in Cile e
un'eccellente dimostrazione di come il modello economico impiantato
nella dittatura sia stato mantenuto ed sviluppato dalla concertación,
di fatto alcuni dei suoi membri hanno occupato carichi nei direttivi
di queste istituzioni dedicate al furto legale e all'amministrazione
della miseria dopo una vita di lavoro salariato.

A fermare la repressione nelle comunità mapuche, fuori lo stato cileno
e i capitalisti dal Territorio Mapuche!
Mauricio Morales Duarte, Presente!
Restituendo colpo su colpo, a moltiplicare la resistenza autonoma
contro il capitalismo!

GRUPO AUTÓNOMO HERMINIA CONCHA

Santiago, 4 agosto 2009

p.s. per i compagni:
Non crediamo che queste azioni di propaganda armata siano più o meno
importanti di altre azioni di propaganda o di lavoro sociale
realizzate da altre persone. Le forme di lotta non sono
contraddittorie.

Sab, 22/08/2009 – 11:14
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