Grecia - Aggiornamenti processo per Salonicco 2003

Venerdì 9 maggio 2008

Il processo ricomincia con la deposizione della polizia contro Spyros Tsitas y Fiuras.
Ancora un volta cadono in costanti errori arrivando al punto di sbaglarsi nel riconoscimento degli imputati, indicandoli in modo errato. Gli avvocati non perdono l’occasione per mettere sotto torchio i poliziotti, i quali nonostante si siano presentati in aula con le parti imparate a memoria, non riescono nemmeno così a reggere con sicurezza alle domande della difesa.

Verso le 13 e dopo una pausa di mezz’ora i poliziotti dichiarano che arrestarono il compagno Fernando. Il primo dei reparti mobili d’Atene racconta i fatti e riconosce a Fernando tra gli imputati, nulla di più facile visto che era seduto a fianco dell’interprete. Il poliziotto in questione sbaglia innumerevoli volte arrivando persino al punto che l’accusa gli chiede come fosse possibile che avesse fatto due dichiarazioni cosi distinte e contraddittorie, cosa alla quale risponde che si trovava molto e stanco e nervoso nel momento dell’arresto.

Bisogna segnalare la poca serietà con cui si è svolto il processo, poiché nonostante in diversi momenti gli avvocati abbiano richiesto che i poliziotti che dovevano deporre non comunicassero fra di loro prima di dichiarare per impedire che s’informassero a vicenda sulle domande della difesa, sia stato provato che i poliziotti che si trovavano nell’aula uscivano nei corridoi costantemente per informare gli sbirri che aspettavano passando loro le domande fatte dagli avvocati della difesa.
C’è stato persino un poliziotto che in aula con il cellulare, si suppone per passare informazioni, senza parlare del continuo transito in sala di i bigliettini che si facevano passare appena prima che dichiarasse il secondo teste contro Fernando.

La sua dichiarazione era metodica e studiata, lo sbirro aveva molta esperienza e contava sulle informazioni dei poliziotti precedenti, cosicché non solo ha riconosciuto chiaramente Fernando, ma ha anche aggiunto un’altra arma (uno spara razzi), che non appariva nel momento dell’arresto. Alla fine ha dichiarato che Fernando lanciò un molotov ai poliziotti che si avvicinavano per arrestarlo mentre con l’altra mano sparava con lo spara razzi verso di loro prima di essere arrestato; non solo, ha continuato affermando anche che Fernando era il “leader” e che gli altri manifestanti erano andati a riscattarlo dalle mani dei poliziotti.

Ovviamente non parlano della brutalità sbirresca con la quale è stato arrestato, le botte e le umiliazioni che tutti gli accusati hanno dovuto subire nel commissariato (tutto è stato denunciato), non parlano nemmeno del gesto di far silenzio né delle risate complici tra gli sbirri 24 ore dopo l’arresto mentre introducevano in uno zaino qualsiasi una fionda con palle d’acciaio, le quali finirono inserite nella dichiarazione che né Fernando né Carlos firmarono per mancanza di un’interprete.

Il processo si riprenderà il lunedì 12 alle 9 di mattina con la visione del video dello scambio dello zaino di Simon Chapman fatto dai poliziotti che lo arrestarono, visto in tutto il mondo.

Riassunto di lunedì 12 maggio 2008

Oggi, lunedì 12 il processo di Salonicco ricomincia coincidendo con uno sciopero generale dei trasporti pubblici che intende paralizzare tutta Grecia.

I poliziotti testimoniano contro Fernando e Kastro con molteplici incoerenze, come la settimana scorsa, e alla fine del mattino un vicino testimonia sull’arresto di Simon smontando tutta la versione sbirresca.
Il primo teste della polizia che inizia a testimoniare è lo stesso che aveva finito il venerdì testimoniando contro Fernando, un tale Gramaticopulos. Gli avvocati della difesa gli chiedono perché in commissariato non firmò la dichiarazione sull’arresto di Fernando; a ciò risponde che era all’ospedale curandosi delle ferite lievi.
Dunque gli avvocati chiedono quanti poliziotti sono stati curati da ferite lievi, lui risponde “Molti”; a questo punto uno degli avvocati mostra dei documenti ottenuti dal ministero dell’interno alla fine della manifestazione, dove appare che solo 8 poliziotti sono stati curati in quei giorni e nessuno di loro risulta essere questo Gramaticopulos. Non ci sono più domande.

E' il turno dei due poliziotti che arrestarono Souleiman Kastro, anche loro con la propria versione imparata. Per di più continuano ad entrare e salire molti poliziotti per comunicare ai successivi testi (poliziotti) le domande degli avvocati, quindi, questa volta in forma più seria, gli avvocati protestano alla presidente della giuria vista l’irregolarità, la giudice lo comprende ma afferma che non può far nulla.

Il primo poliziotto a deporre contro Kastro lo riconosce e afferma che apparteneva ad un gruppo che attaccava alla polizia con molotov. I dettagli che hanno dato sia il primo sia il secondo testimone sono stati “studiati", cosi gli avvocati chiedono se avessero le dichiarazioni fatte cinque anni fa, loro la estraggono dalla tasca causando lo stupore dei giurati.

Finite le domande degli avvocati di Kastro ai poliziotti, Souleiman prende la parola e guardando fermamente negli occhi del poliziotto che testimoniava inizia a fargli varie domande. Il poliziotto inizia a sudare esageratamente e sentendosi messo alle strette conclude con un sorriso di circostanza affermando che aveva avuto sfortuna. Kastro conclude chiedendo che lo guardasse negli occhi e dichiara che per le sue menzogne poteva andare in prigione.

Pausa di 30 min alle 13.30

Questa volta, per mancanza di tempo, decidono di tralasciare la proiezione del video dello scambio di zaini di Simon Chapman, pero si passa al teste oculare. Si tratta di un vicino che ha evidenziato come la dichiarazione di uno dei poliziotti sugli eventi riguardanti gli arresti di varie persone in una determinata via fosse completamente differente da come lui l’aveva raccontata.
Non ci sono state rotture di vetrine di negozi, né di edicole, né molotov né spara razzi in quella via, solo una fantasia immensa della polizia con sete di vendetta.

Finisce la sezione alle 15.30

Dalla Grecia con Amore e Rabbia, un corrispondente del DV (diariodevurgos)

PS.: i compagni degli accusati qui in Salonicco chiedono che continui la solidarietà e si mostri a qualsiasi Stato che i nostri amici e compagni non sono soli.

Martedì 13 maggio 2008

Il processo inizia con la dichiarazione di un teste civile che passava per il luogo dove furono arrestati Tsitsas e Dimitri. Egli dichiara che vide ad un gruppo di 10 persone che non avevano zaini e che non ci sono stati scontri con la polizia in quel luogo. Dichiarazione che coincide con altre fatte da altri testi, come quella del proprietario di una pasticceria vicina, smontando cosi la versione della polizia, che affermava ci fossero stati scontri in quel luogo, mettendo ancora una volta in evidenza le menzogne sbirresche.

In seguito, al turno dei poliziotti che testimoniavano contro Kastro e Mijailis, dopo una pausa di 10 min, sono stati proiettati i video degli arresti di Chapman e Mijailis, tornando a dimostrare che la polizia mente, poiché Mijailis non appare con zaini, e si vede chiaramente nel caso di Simon Chapman che lui non ha due zaini come la polizia indica; è ancora più assurdo quando un teste della polizia che risponde alle domande del giurato sull’arresto di Simon, mentre si vede come gli zaini descritti dallo sbirro non appaiono sul video come lui indicava, arriva al punto di dire “Magari Simon aveva TRE zaini”…
Risate tra il pubblico.

Durante tutto il processo, le dichiarazioni e il comportamento della polizia hanno evidenziato la sua attitudine repressiva e la sua arbitrarietà negli arresti.

Alla fine di questo giorno, si nota in forma generale, come la situazione sia favorevole agli imputati salvo che per i nostri due compagni Fernando e Kastro, giacché non dispongono di prove così chiare e oggettive come i video e le contraddizioni della polizia.

Mercoledì 14 maggio 2008

Il processo inizia con la dichiarazione dei testi della difesa.
Dopo la dichiarazione dei testi che la difesa ha utilizzato per Kastro crediamo che la sua situazione possa migliorare, poiché sono persone rappresentative dentro dell’organizzazione di questa società, come sindacalisti, politici della sinistra… dando l’immagine di Kastro come persona pacifica e impegnata nelle tematiche sociali.
Anche se l'attitudine, tanto dell’accusa quanto dei giudici, è di cercare di confondere e innervosire i testi della difesa, le deposizioni a favore di Mijalis e Fernando sono positive per loro.
Le deposizioni di due dei testi a favore di Fernando sono state molto importanti per il processo, poichè loro sono stati arrestati insieme a Fernando e non sono caduti in contraddizione rispetto alle deposizioni del 2003.
Inoltre nella dichiarazione hanno aggiunto riguardo le torture che ricevettero gli arrestati, indicando che ad uno di loro è stata rotta una gamba..
Descrissero le torture in forma molto reale e veritiera, e apportarono anche un dato importante per Fernando raccontando che si parlava di lui come relazionato con le tematiche politiche del Pais Vasco.
Il comportamento provocatorio dell’accusa e dei giudici è stato una constante per tutti i testi della difesa, cosa non successa quando testimoniavano i poliziotti.

Le prese in giro e la pressione dell’accusa continua fino al punto di provocare la reazione di Fiuras che si è alzato per comunicare ai giudici e alla giuria popolare che il processo non si stava svolgendo in forma oggettiva e le sue parole sono state appoggiate dal pubblico, cosa che esasperò la giudice.

Un altro teste molto importante per tutti gli imputati, e per il processo in generale, era il rettore dell’università che è stato arrestato all’entrata dell’ateneo e liberato poco dopo poiché persona conosciuta e rispettata sotto molti aspetti.
La sua dichiarazione si basa sul dimostrare le menzogne della polizia sulla situazione vissuta nell’università.

Alla fine dell’udienza la sensazione generale sul processo è stata più positiva che negli altri giorni. La prossima udienza sarà venerdì 16.

Venerdì 16 maggio 2008

Oggi hanno testimoniato 6 degli imputati: Simon Chapman non è stato presente durante tutto il processo. Il suo avvocato ha letto la sua dichiarazione.
Inizia Mijailis dichiarando di essere anarchico e rifiutando di rispondere alle domande dei giudici e dell’accusa vista la mancanza d’oggettività; si è limitato a dare la sua testimonianza. La sua situazione è buona visto che tutte le dichiarazioni della polizia sono state annullate dopo la visione del video.
I giudici e l’accusa lo hanno pressato affinché testimoniasse dicendogli che quello che stava facendo lo avrebbe danneggiato.

Prima di iniziare la dichiarazione di Fiuras il giudice principale arrivò a dire che tutti potevano stare tranquilli che non avrebbero mandato in carcere nessun innocente, provocando così le risa tra il pubblico, numeroso come tutti gli altri giorni, essendo così di grande appoggio morale per gli imputati.
Seguono le deposizioni di Fiuras, Spiros, Fernando, Kastro e per ultimo uno dei minori.
Nessuno è caduto in contraddizione e sono rimasti abbastanza tranquilli.

Tutti raccontano come sono andati i fatti durante gli arresti, le torture fisiche, le menzogne della polizia per colpevolizzarli, ad esempio che a ognuno e in modo casuale assegnavano uno zaino che conteneva molotov, maschere, guanti, fionde...

La sensazione generale è stata buona. Il processo riprenderà mercoledì 21 con la prima richiesta dell’accusa e successivamente lunedì 26.
Ci si aspetta che finisca martedì o mercoledì di questa stessa settimana.

Adesso più che mai c’e bisogno della pressione sulla strada, continuiamo con la solidarietà rivoluzionaria affinchè tutti risultino senza carichi.

Mercoledì 21 maggio 2008

L’accusa inizia spiegando la sua “tesi” sui fatti, dando molta importanza alle dichiarazioni dei testi poliziotti e nessun’importanza alle sue contraddizioni, nemmeno alle dichiarazioni degli altri testi.
Senza neanche fermarsi a pensare che coloro che dicono di proteggere possono avere inventato le prove, dopo 2 ore dice che non capisce perché la polizia vada ad introdurre oggetti estranei negli zaini e che non crede nemmeno che la polizia abbia maltrattato gli arrestati.

Abbiamo ancora una volta potuto comprovare quel gran teatro che è la giustizia con l’intervento dell’accusa; il suo lavoro: castigare a tutti i costi. Lei interiorizza che per essere buona nel suo lavoro deve farlo, non metterebbe mai sotto accusa gli sbirri del capitale, solamente in qualche situazione limite per evitare tensioni più grandi.

I 4 giurati, e 2 supplenti che sono stati chiamati dal loro paese pensando di avere una gran responsabilità con la società, sentendo di far parte dei “buoni”, quelli che hanno il potere, in queste due lunghe ore e mediante gli interventi degli accusati e degli avvocati, potrebbero essersi resi conto di questo circo. Lo vedremo dalla loro decisione.

Dopo queste due lunghe e noiose ore in cui sbadigli e facce da sonno si sono susseguite, l’accusa ha presentato la sua proposta: Colpevoli. L’accusa ha inventato e fatto giri e rigiri per smentire qualcosa di così evidente come lo scambio di zaini di Simon, o il video di Mijailis nel quale si vede chiaramente che non possiede nessuno zaino durante l’arresto.
Se le immagini fossero state accusatorie verso qualunque degli imputati non avrebbero esitato nell’utilizzarle contro di loro.
Dichiara colpevoli 6 dei 7 imputati di aver utilizzato e trasportato artefatti esplosivi (molotov) e di aver messo in pericolo la vita dei poliziotti, dei civili e delle proprietà.
Si liberano gli accusati dalla fabbricazione d’esplosivi (molotov) cosi come dall’accusa di danni materiali. Altri carichi sono resistenza, disordini, ingiurie…

Dopo una pausa di 30 minuti sono gli avvocati a prendere la parola e attaccano con durezza le fantasie dell’accusa, facendo interventi brillanti e strappando sentiti applausi dal pubblico, suscitando le lamentele del giudice.
Gli avvocati che difendono Mijailis e Dimitris Fiuras sono tre.

A causa del gran caldo in aula la sezione si aggiorna a lunedì 26 alle 9 del mattino, giornata per cui è stata convocata una CONCENTRAZIONE alle porte del tribunale di Salonicco.

La passione per la liberta è più forte delle vostre celle.
Giudici e poliziotti, non potrete difendere ancora per molto il vostro amo, lo Stato ed il Capitale.

Mar, 27/05/2008 – 10:56
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