appello ai lavoratori

Solo uniti si vince

Gli studenti sono ritornati nelle piazze per lottare contro il progetto Tremonti-Gelmini, ultimo attacco alla Scuola e all’Università di massa. Nell’ultimo ventennio l’Istruzione Pubblica ha subito costanti attacchi sia dai governi di Centrodestra sia da quelli di Centrosinistra.
Le Leggi 133 e 137 sono un punto di non ritorno, poiché chiudono definitivamente le porte di Scuola ed Università ai figli dei lavoratori. Il provvedimento vedrebbe di fatto un aumento smisurato delle tasse e l’ulteriore taglio dei già precari servizi (borse di studio, mense, studentati). Inoltre il paese vivrebbe l’ennesima discriminazione, tramite la costituzione di centri di eccellenza (come il Politecnico di Torino) legati agli interessi di Confindustria. Mentre altre università, incapaci di attrarre capitali, diverrebbero istituti di “Serie B”.Dagli anni Sessanta le lotte del movimento operaio hanno garantito un’istruzione di massa e più in generale un welfare state, che ha permesso a molti di noi di usufruire dei diritti sociali fondamentali.

Oggi il piano dei padroni è distruggere tutte le conquiste con l’alibi della crisi. Ancora una volta ci propongono di socializzare le perdite per poi privatizzare i profitti. Nella nostra regione un caso eclatante è quello della Fiat di Pomigliano, che dopo aver ingoiato per anni fiumi di denaro pubblico, oggi riduce la produzione e manda in cassa integrazione i suoi lavoratori, mentre con i nostri soldi paghiamo guerre imperialiste o rimediamo ai deficit delle banche.

Qualsiasi voce di dissenso è additata come eversiva, minoritaria, ed anacronistica. Le dichiarazioni della Marcegaglia sulla CGIL, confermano in pieno l’obiettivo di liquidare qualsiasi opposizione politica e sociale, anche se riformista. La Presidentessa della Confindustria, infatti, non ha avuto paura di affermare che dopo l’estromissione dell’opposizione politica, è necessaria l’eliminazione del maggiore sindacato dei lavoratori italiani per avere un paese moderno.

Il grave errore delle dirigenze sindacali, nel contempo, è stato accettare passivamente la concertazione, che ha peggiorato soltanto la qualità di vita e svalutato i salari di migliaia di lavoratori. Le lotte più importanti, che strenuamente avete portato avanti, sono state tradite da burocrazie distaccate dalla base reale. L’esempio più eclatante è stata la vertenza dell’Alitalia, nella quale tutte le decisioni sono state prese evitando la partecipazione diretta dei lavoratori.

Il nuovo mercato del lavoro, frutto della Legge 30, non solo ha precarizzato le nuove generazioni di lavoratori, ma ha permesso al padronato di avere potenti strumenti di repressione contro la parte più combattiva, che vive sotto il continuo ricatto dei rinnovi di contratto.


Il momento è ora!
Al cospetto di tutto ciò non possiamo abbassare la testa.
Il futuro del paese è in serio pericolo, bisogna reagire, ma noi studenti da soli non possiamo vincere questa lotta.

Noi continueremo a mobilitare le piazze, a bloccare le città e a stimolare le coscienze.
Soltanto insieme, però, avremo l’effettiva capacità di bloccare, dal basso, gli ingranaggi del sistema produttivo.
Soltanto uniti possiamo invertire la rotta delle politiche del Governo e di Confidustria.

Per questo motivo aderiremo allo sciopero dei metalmeccanici del 12 Dicembre, impegnandoci nella costruzione di uno sciopero generale sino alla caduta del Governo Berlusconi.

Difendiamo il vostro presente

per difendere il nostro futuro.

Assemblea permanente
Facoltà Occupata

di Lettere e Filosofia – Federico II

Napoli, 8 Novembre 2008

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Una risposta a appello ai lavoratori

  1. teriibile scrive:

    Volevo ricordarvi che la 137/08 è decreto legge e che è stato convertito in legge 169/08.

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