I media indipendenti a Napoli contro l’informazione bugiarda: diretta dal presidio alla sede RAI, sabato 10 gennaio 2009 a partire dalle ore 10:30

In occasione del presidio a sostegno del popolo palestinese, indetto per le ore 10:30 di sabato presso la sede RAI di Napoli per denunciare la mendacità dell’ informazione mainstream, diretta a cura del coordinamento indipendente mediacenter Napoli

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I MEDIA di distrazione DI MASSA

“Nella Mishnà, la codificazione della Torah orale che raccoglie le principali opinioni degli scribi e dei rabbini sui problemi della legge, così è descritta l’uccisione del condannato a morte tramite colata di piombo: si mette un sudar, (telo, sciarpa) duro in uno morbido e si avvolge il collo del condannato. Due boia tirano i due lembi di questa sciarpa, uno da una parte e uno in senso contrario, finchè il condannato, sul punto di soffocare, apre la bocca. A questo punto un terzo boia versa nei suoi visceri piombo fuso.”

Che è esattamente, seppur metaforicamente, quello che il governo di Israele sta facendo al popolo Palestinese, peccato che i media non se non siano nemmeno accorti.

Mentre in tutto il mondo si svolgono manifestazioni di protesta, Israele sta compiendo una serie scioccante di atrocita’ impiegando armi moderne come fosforo bianco e proiettili all’uranio impoverito contro una popolazione
inerme che gia’ sopporta da quasi 2 anni un duro embargo.

Il bilancio di 14 giorni di mattanza da parte dell’esercito Israeliano è di almeno 780 morti e 3500 feriti, di cui circa un terzo bambini.

Bombardate indistintamente moschee, scuole dell’Onu, camion dei pompieri, imbarcazioni con a bordo rifornimenti medici, centrali del telefono e della luce, abitazioni di civili e pescherecci.

I media continuano a parlare di attacco “difensivo” da parte di Israele, attacco che servirebbe per eliminare la “terrorista” Hamas,  anche se nei sei mesi successivi al 19 giugno 2008, giorno in cui lo stato Israeliano si è impegnato ad accettare la tregua di sei mesi mediata dall’Egitto, sono stati uccisi dall’esercito israeliano 49 palestinesi, di cui 7 bambini. 22 i morti nella striscia di Gaza, 17 solo nel mese di novembre.
Inoltre centinaia di Palestinesi sono morti in questi mesi perché Israele con il blocco ai confini della striscia non ha permesso loro di avere accesso a cure mediche o medicine.

Hamas ha rispettato la tregua fino agli inizi di novembre, quando l’aviazione Israeliana ha condotto un’incursione a Gaza, uccidendo sei persone (poco dopo aver bloccato l’accesso ai cronisti nella striscia).
Hamas ha poi ripetutamente affermato di essere disposta e pronta a terminare “tutti” i lanci di proiettili da Gaza se solo Israele avesse tolto il mortale assedio e terminato le incursioni.
E Israele ha ripetutamente rifiutato.

Non risulta nessuna vittima Israeliana per mano Palestinese durante la “tregua”, e i fantomatici “bombardamenti di hamas” di cui parlano i politici e i media italiani riguardano il lancio di razzi artigianali privi di sistemi di puntamento che spesso colpiscono le case palestinesi.

I morti e i feriti di Gaza non sono altro che l’ennesima testimonianza della pulizia etnica che lo Stato israeliano da 60 anni sta portando avanti attraverso una guerra di occupazione, di apartheid, di violenza militare sull’intera popolazione palestinese. Il pretesto dell’attacco “difensivo” dai missili qassam, che il primo ministro Olmert si è affrettato a propinare ai ministri degli esteri di tutto il mondo, vuole distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dal fatto che a Gaza un milione e mezzo di persone sta rischiando la morte da quasi due anni per l’embargo, che ogni giorno produce vittime. Complici del terrorismo di Stato israeliano, l’appoggio militare statunitense e il consenso dei governi e media europei, che lasciano che in Medio Oriente prosegua a compiersi indisturbato il tentativo di cancellare la Palestina dalle cartine geografiche, e con essa il suo popolo.

Forse per molti, media compresi, “terrorista” è semplicemente chi prende posizioni contrastanti con la politica estera di Israele e degli USA, e questo spiegherebbe tutto. Noi non siamo affatto d’accordo.

Vita, terra e libertà per il popolo Palestinese!
No alla disinformazione complice del massacro!

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3 risposte a I media indipendenti a Napoli contro l’informazione bugiarda: diretta dal presidio alla sede RAI, sabato 10 gennaio 2009 a partire dalle ore 10:30

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