Mercoledì 18 marzo 2009 un gruppo di neofascisti appartenenti al blocco studentesco presidiavano armati di lame e bastoni l’entrata della facoltà di giurisprudenza, imppedendo l’accesso ad alcuni studenti che, al termine di un corteo, si dirigevano all’iinterno della facoltà per svolgere un’assemblea. Se già ci pare inammissibile che nel nostro paese associazioni dichiaratamente fasciste debbano avere agibilità politica, crediamo che lasciare i loro militanti liberi di aggirarsi nelle nostre facoltà, nelle nostre aule (visibilmente armati…) stia a significare un’assunzione di responsabilità gravissima da parte delle istituzioni accademiche che dobbiamo leggere come avvisaglie di connivenza.
L’essere antifascista diventa dunque, oggi, un dovere una necessità di tutti gli studenti.
Le politiche repressive che interessano oggi il nostro paese da un lato legittimano questo manipoli di fascisti che cercano di farsi spazio tra noi e di acquistare visibilità a colpi di lame e bastoni, e dall’altro tentano di emarginare gli altri studenti che negli ultimi mesi di mobilitazione hanno avuto.
Non è più possibile pensare che parlare di fascismo sia un vero anacronismo: il fascismo non è morto ma sopravvive nelle logiche del governo nella stampa, e nelle quotidiane violenze nei confronti di presunti diversi o semplici studenti.
Martedì 24 Marzo a Giurisprudenza Federico II si è tenuta una giornata di mobilitazione antifascista con mostre fotografiche volantinaggio e controinformazione per tutta la mattinata con una numerosa partecipazione degli studenti. La giornata si è conclusa con una grande assemblea pubblica che ha visto partecipare più di 300 persone tra cui tutte le realtà di movimento, esponenti dell’ANPI , professori, associazioni e studenti delle facoltà che hanno ribadito il carattere antifascista delle nostre università e della nostra città.
NON UN PASSO INDIETRO!
ANTIFASCISTI SEMPRE
STUDENTI E STUDENTESSE ANTIFASCISTI/E
