NOCOPnews — 14 dicembre >> collegamenti telefonici ore 14

ASCOLTA LE CORRISPONDENZE DI OGGI DA COPENHAGEN

Primi aggiornamenti da indymedia.dk

Le principali azioni programmate per oggi a Copenhagen includono una protesta all’ambasciata del Canada contro le distese di catrame (“Tar Sands“: vedi video più in basso) e il giorno d’azione “No Borders! No Climate Refugees!”, con un appuntamento per i manifestanti alle 11 a Israel Plads, Vesterbrogade, prima di giungere in corteo al ministero della difesa danese.

Al momento (ore 11:30) pare ci siano almeno 400 persone all’iniziativa e altre stanno continuando a giungere, la situazione sembra tranquilla, ci sono striscioni con su scritto “nessuno/a è illegale” e “per il cibo, la sovranità e la libertà di movimento globale”. Gli slogan: “”No Border, No Nation – Stop Deportation!”

LEGGI IL REPORT DELLA GIORNATA DI OGGI

Ultime news: alle ore 22:40 ci giunge notizia di alcune barricate costruite appena fuori Christiania, dove si stava tenendo una festa al termine del dibattito in preparazione della giornata del 16 dicembre.  Alle 23:25, furgoni della polizia irrompono, singolare l’utilizzo di cannoni ad acqua e dei cani, le uscite bloccate da poliziotti: Christiana è assediata. Dentro Christiania sono presenti diverse centinaia di compagn* che hanno reagito con lanci di oggetti. Sono stati lanciati lacrimogeni sui/lle manifestanti e arrestate delle persone, pare circa 200. Il raid dura 15 minuti, ma le forze dell’ordine non abbandonano il presidio.

Ascolta la corrispondenza audio realizzata questa sera

“La protesta giunge in un momento in cui le politiche e le guerre economiche globali stanno causando spostamenti di massa globali, mentre gli effetti del cambiamento climatico saranno probabilmente la maggiore cause delle migrazioni di massa future dalle regioni più povere della terra, di una portata mai vista prima. Per il Forum sul Clima di oggi, al lancio della “Campagna Internazionale sui diritti dei rifugiati climatici” i popoli indigeni da ogni parte del globo hanno fatto appello per un’apertura delle barriere di fronte all’incremento del caos climatoco, per la giustizia climatica, e soprattutto, per la libertà di movimento e il diritto di stare nelle proprie case senza la minaccia di un cambiamento climatico, o degli impatti delle politiche neo-liberali e di globalizzazione. […] Piuttosto che fare i conti col problema, i governi di tutto il mondo stanno invece impiegando crescenti livelli di divisione attraverso un crescente controllo dei confini, mentre falliscono nel confronto con la radice del problema – il capitalismo – e continuano a militarizzare il globo vendendo armi a chiunque abbia i soldi per comprarle”. (dal comunicato stampa “climate no borders“).

Ricordiamo anche che alle 17:00 di ieri si è svolto un presidio alla stazione Valby in solidarietà agli arrestati, successivamente trasformatosi in un corteo diretto verso la prigione speciale creata appositamente dal governo danese per intrappolare gli/le attivisti/e che sono a Copenhagen per contestare il vertice (leggi il  report). L’atmosfera è stata molto tesa, con momenti di vero e prorpio assedio da parte delle forze dell’ordine, che non perdono occasione per manifestare la loro iper-vigilanza nelle strade. Ad ogni modo, alle 19:00 il corteo è giunto quasi fin sotto le celle e ha fatto sentire la porpria presenza ai detenuti, con musica e cori. La presenza della clown army fondamentlae in questa occasione.

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