[Radiodimassa]MERCOLEDÌ 7 APRILE PRESENTAZIONE “ALTAI”

Mercoledì 7 Aprile 2010

ORE 16:30> in streaming su Radiodimassa & RadioAzioni

chiacchierata in studio con WU MING

ORE 18:00> Aula Mure Greche (Palazzo Corigliano – P.zza S. Domenico Maggiore – Napoli)

PRESENTAZIONE di ALTAI con:

Wu Ming

Nicola Angrisano – InsuTv

Antonello Petrillo – Docente di Sociologia all’Università Suor Orsola Benincasa

ORE 21:00  Palazzo Corigliano

APERITIVO MUSICALE *TEKNUSI*


Associazione Jolie Rouge _ RadioAzioni _ Radiodimassa

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Una risposta a [Radiodimassa]MERCOLEDÌ 7 APRILE PRESENTAZIONE “ALTAI”

  1. Togliti i baffi, ti abbiamo riconosciuto scrive:

    …Penetrati nottetempo all’interno delle mura dell’inaccessibile cittadella dello Spettacolo,dietro la maschera di quel cavallo di legno a cui avevano dato lo strano nome di Luther Blissett, i nostri eroi misero in atto una variante rispetto al piano che avevano raccontato nei lunghi anni di preparativi e con cui avevano lasciato ad aspettarli fuori dalle mura i numerosi compagni che li avevano scortati fino a lì. Invece di approfittare del favore delle tenebre per muoversi come ombre senza nome e senza volto e dare fuoco alla città, aspettarono le prime luci dell’alba. Quando, tra i primi rumori della città che si andava risvegliando, alcune guardie si avvicinarono a loro con fare minaccioso, essi gli andarono incontro con le mani alzate e con un sorriso tranquillizzante. “Salve, veniamo in pace”, disse uno di loro, “Io sono Federico Guglielmi e questi sono i miei amici Luca Di Meo, Giovanni Cattabriga e Roberto Bui; ecco le nostre carte d’identità. Volevamo soltanto portarvi questo lavoro, è un romanzo. Magari potrebbe interessarvi”. La città visse una giornata intensa, incuriosita da questi ardimentosi giovani sconosciuti che erano riusciti ad entrare in città in modo così strano e originale. Mentre i Giornalisti si accalcarono attorno a loro per saperne di più, intervistandoli e fotografandoli, e mentre le Guardie furono tranquillizzate dalle loro rassicurazioni sulle proprie buone intenzioni, il Gran Consiglio degli Editori si riunì d’urgenza per affrontare questo vero e proprio caso e dopo febbrili consultazioni convenne che il lavoro di questi intrepidi giovani era valido e coraggioso almeno quanto la loro azione. Andavano premiati, anche perché il loro prodotto era proprio ciò che essi cercavano per ridare un po’ di vitalità ad uno dei quartieri più in decadenza della città. Dopo il gran cerimoniale nel corso del quale i nostri eroi firmarono un contratto con uno dei più potenti della città, il grande Einaudi, il capo delle Guardie delle città si permise di sottolineare la necessità di rimuovere l’ultimo ostacolo al perfetto svolgimento di quella giornata così ricca di soddisfazione per tutti. Si trattava di quella chiassosa e poco decorosa marmaglia di giovani selvaggi che stazionava dal primo mattino sotto le mura, urlando e reclamando un certo Luther Blissett. I nostri eroi si assunsero subito la responsabilità della situazione, promettendo di risolverla immediatamente. Si affacciarono all’orlo più alto delle mura e, con un megafono prestato loro dalle Guardie, esclamarono: “Compagni, la missione è pienamente riuscita, Luther Blissett ha vinto ancora una volta. Noi ora, per poter continuare la nostra azione sovversiva, dobbiamo temporaneamente restare qui. Purtroppo, per ragioni strategiche, non possiamo più chiamarci Luther Blissett; adesso siamo Wu-Ming e per il momento – almeno per un po’ – nessuno di voi potrà raggiungerci qui a condividere la nostra lotta. Ma Luther Blissett è più vivo che mai. Ora che qui ci siamo noi voi potete tornare a casa e continuare come prima…”. Mentre dicevano queste cose essi raccolsero il cavallo di legno con cui erano entrati in città e lo gettarono giù dalle mura, per restituirlo ai loro compagni. Ma nell’impatto il cavallo si ruppe in molti pezzi. Alcuni dei giovani corsero a raccogliergli e tentarono di rimetterli assieme; altri invece se ne andarono con una strana sensazione di fastidio dentro di sé”…

    Come a livello internazionale il Luther Blissett Project era stato ideato per pubblicizzare i film di Kipper/Blissett/ Cooper (nonché i romanzi di Home, le performance di Healy ecc.), così la sua versione italiana è stato sfruttata dai bolognesi per crearsi un nome ed un mercato letterari (…)

    Estratti da Leonardo Lippolis, ‘Togliti i baffi, ti abbiamo riconosciuto’. La vera storia di un bluff (il LutherBlissett Project e i suoi padrini) e della sua cattiva coscienza (l’Internazionale Situazionista), Invarianti, n. 34, 2000 e Leonardo Lippolis, Una volta per tutte. Del dover essere o non poter essere situazionisti in tempi Bui, Invarianti, n. 35, 2001.

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