Storie di razzismo metropolitano

Napoli 23/12/2010

Gli studenti dopo essere stati violentemente caricati dalle forze dell’ordine all’interno del  Museo Nazionale per aver portato solidarietà  agli operatori sociali, sono arrivati al Palazzo Reale. Di ritorno dal corteo gli studenti a via Toledo hanno assistito ad uno spettacolo indecente, ancora dimostrazione evidente della mancanza di spazio per la serenità  in una città  dove gli abusi di potere sono un fatto quotidiano. Improvvisamente accade infatti che da alcuni commercianti di un negozio nelle vicinanze sono arrivate intimidazioni e insulti verso alcuni musicisti di origine straniera, che avevano la sola colpa di allietare l’atmosfera natalizia con melodie jazz. Gli studenti, assieme alla maggior parte dei passanti intenti a fare
shopping, si sono immediatamente schierati in difesa degli artisti, ma purtroppo la solidarietà  cittadina non è bastata a placare l’arroganza e l’ignoranza di chi è convinto di poter spadroneggiare nelle strade di Napoli . L’atteggiamento camorristico e ottuso di chi probabilmente viene protetto in una realtà  come quella di Napoli si è palesato anche in questa occasione, con minacce personali di gravissima entità . Di fronte alla possibilità  di aprire la nostra città  alle diversità sociali, culturali e artistiche, la risposta di chi pensa di avere potere decisionale sui luoghi di socializzazione è stata violenta e fondamentalmente razzista. Eventi come questo non ci stupiscono perchè purtroppo non  è la prima volta che accadono ma crediamo fermamente che  offendono profondamente la storia e lo spirito della nostra città che da sempre  è luogo di contaminazione e condivisione. Le logiche fasciste e razziste che il nostro governo esercita  evidentemente hanno ripercussioni anche nella vita di ogni singolo cittadino, che spesso ignorante e arrogante discrimina con violenza e arroganza chi è vittima della propria origine.
Gomorra andrebbe riscritta.