Napoli occupato l’archivio storico – Magnammece o’ Pesone

Stamattina a piazza Dante un nutrito gruppo di precari studenti e disoccupati, hanno occupato l’archivio storico di Napoli bene in dismissione del patrimonio pubblico. Studenti, precari, disoccupati uniti contro gli sprechi e gli abusi ai danni del patrimonio pubblico, per il diritto all’abitare. Ieri il movimento aderente alla campagna Magnammece o’ Pesone (tradotto – appropriamoci del pigione) aveva lasciato l’edificio in via del Sole, per far sì che questo possa essere di nuovo reso fruibile dalla cittadinanza come ambulatorio pubblico. Oggi di nuovo in occupazione per ribadire anche al nostro Sindaco Luigi de Magistris che la svendita del patrimonio immobiliare comunale non può e non deve essere la ricetta ad una crisi sempre più opprimente. Magnammece o pesone, non è solo una campagna, ma è anche una pratica che sempre più si moltiplicherà nella nostra città, occupare una casa oggi è necessario per garantirsi un futuro meno precario, per rivendicare il diritto all’abitare, soprattutto per ridarci quel po’ di felicità che qualcuno sta provando a strapparci via con tutte le forze. Oggi venerdì 11 gennaio 2012 alle 0re 18.00 assemblea pubblica Magnammece o’ Pesone – PARTECIPA –

Clicca qui per vedere le fotografie e il comunicato



ASSEMBLEA PUBBLICA ALLE 18.00 –
“No alle mani sulla città: occupato per una due giorni di protesta l’Archivio storico di piazza Dante che il Comune vuole svendere lunedi. Diritto alla casa e agli spazi sociali! Anche il sommo Poeta approva…” –
La campagna “Magnammece ‘O Pesone” lancia la sua sfida all’amministrazione comunale sul tema e sul senso dei Beni Comuni. “Che significa parlare di Beni Comuni se la gran parte del patrimonio pubblico viene venduta (anzi… svenduta) e privatizzata?” (Nadja, studentessa). Case, convitti, scuole, palazzi monumentali: tutto ai privati in pochi anni in nome dell’Austerity e dei tagli!
Così da stamattina una settantina di precari che partecipano alla campagna sta occupando il “fiore all’occhiello” della svendita, l’ex convento di piazza Dante 79, archivio storico della città di Napoli, monumento Unesco, per cui è stata bandita l’asta lunedi prossimo (vedi allegato). Oltre 6.000 metri quadri a prezzo di saldi (molto meno di duemila euro al metro quadro) per il palazzinaro di turno. Un palazzo immenso di cui al momento viene utilizzato solo il quarto piano per i servizi sociali della municipalità (che infatti è contraria alla vendita). In un altro piano langue nell’abbandono un patrimonio documentale come l’anagrafe storica di Napoli, altri due piani enormi sono totalmente vuoti e inutilizzati. Abbiamo chiesto un incontro all’Assessore al patrimonio Tuccillo, vedremo se l’assessore e il sindaco si trincereranno nel silenzio di fronte a uno scandalo che ha già visto esprimersi contrariamente tantissimi cittadini con petizioni e proteste. O ancora se si nasconderanno solo dietro i tecnicismi (come accaduto in forma diversa anche con i sigilli all’ex Asilo Filangieri). La crisi esiste, ma quello che si fa dentro la crisi è un dato politico!
“E’ sconcertante, noi dobbiamo batterci per il diritto all’abitare e agli spazi sociali e strutture del genere che potrebbero essere utilizzate a fini culturali o anche per servizi alloggiativi per studenti, precari, sfrattati,languono nel totale abbandono. E ora se le vendono!” Contesta Monica una precaria della campagna. In strada, nella centralissima piazza Dante, l’amplificazione invita la gente a gite turistiche improvvisate nella struttura e all’assemblea pubblica che si terrà alle 18.00. Così l’immaginazione sociale tocca finalmente con mano quello che le viene sottratto! La campagna “Magnammece ‘O Pesone” (che ha trovato l’appoggio anche del sommo poeta (vedi foto) è stata avviata da precari e studenti che vengono dalle lotte di questo autunno contro l’Austerity, ma si rivolge a tutto quel pezzo di città che è assediato dai ricatti degli affitti insostenibili e in nero per i quali nessuno fa niente. Si stanno autorganizzando concretamente i gruppi di precari che vogliono trovare risposte all’emergenza abitativa con l’azione diretta. Contestiamo i grandi patrimoni inutilizzati degli enti pubblici, della curia, delle multinazionali immobiliari, dei prestanome della camorra… Ci opponiamo alla svendita del patrimonio pubblico per ottenere invece il suo uso sociale e solidale. La ricetta è semplice vista l’indifferenza delle istituzioni al problema: occupare! Mai piu case senza gente, mai più gente senza case!
Il nostro simbolo è il gorilla che pende da uno degli striscioni del palazzo, il gorilla che si ribella alla città per pochi…: attenti al Gorilla!

Magnammece ‘O Pesone
Casa – reddito – felicità

 

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2 risposte a Napoli occupato l’archivio storico – Magnammece o’ Pesone

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