Giovedì 26 aprile, dalle 20.45 o giù di lì, puntata 14 di AntifaResistance.
Seconda parte dedicata all’estrema destra, stavolta cercando di affrontare di cosa si compone quello che lungo i ragionamenti delle scorse puntate e con le corrispondenze estere, abbiamo definito “modello CasaPound”.
Nella scorsa puntata ci siamo soffermati su quegli aspetti (anch’essi che potremo definire modello) della faccia violenta della destra estrema, che accomuna CasaPound e il Bloc Identitaire francese ad esempio, nei maldestri tentativi di riabilitare i fascisti per le strade attraverso la forza.
Mutuando le parole di un compagno, che durante uno scambio di chiacchiere sulla strutturazione della trasmissione ha parlato di “franchising CasaPound”, questo giovedì affrontiamo per l’appunto questo: un modello fatto di strategie di marketing, finto ribellismo e sudditanza a personaggi potenti, ma anche di una sorta di modello culturale, supportato da personaggi della vecchia guardia della destra italiana e l’occhiolino di qualche esponente della sedicente sinistra, al quale di certo sembra ancora affascinare, o fare comodo, quel motto che “nè rossi, nè neri, ma liberi pensieri”.
E ancora le associazioni, tutte uguali e con gli stessi obiettivi da Popoli per l’Italia a Revòlta Nostra francese, che, fingendo un supporto ai deboli, spalleggiano invece l’idea fascista dell’identità nazionale.
Naturalmente, a supporto del nostro ragionamento anche per questa seconda parte della puntata a tema, proseguiamo con le corrispondenze sia con i compagni romani che con i compagni antifascisti francesi.
Ci ascoltate cliccando su www.antifaresistance.org
Stay Tuned, Stay Rebel.
Il Collettivo Redazionale
di Antifaresistance