Live from Laboratorio Occupato S.K.A Vinilì in diretta alle ore 19.30
ViNi-Lì —–> MuZiC ApEriTiVe…
From HaCieNda Crew ospite in regia,
waitin’ Saidah e la sua armonia…
Vino & Love in allegria,
porta anke tu musica e follia!
Radiodimassa e Radiolina insieme per lo streaming dell’evento pubblico previsto presso il museo Madre di Napoli:
LA POLITICA CULTURALE: TERRITORIO DI DOMINIO O ESTENSIONE DELLA LOTTA?
Siete tutt* invitat* a partecipare all’evento… ma come al solito, se per qualcun* sarà impossibile recarsi a Napoli, le radio vi renderanno tutto più semplice, facendovi ascoltare lo streaming dell’evento.
Start streaming ore 10.00
appiccia a radio!
Anche Napoli tra le città che hanno espresso solidarietà attiva oggi alle lavoratrici Omsa, aderendo all’appello del lab. sguardi sui generis. Questa mattina è stato infatti sanzionato il golden point di via Roma con calze vecchie e nastro segnaletico per centrare l’attenzione pubblica sul problema e informare su quanto sta accadendo. Azioni simili sono state fatte a Salerno, Torre Annunziata e Battipaglia. Leggi il comunicato del collettivo nomade “Mine Rosse”.
Il silenzio dell’informazione nazionale e locale su questa faccenda si sposa bene con la tendenza ad assecondare le due parole d’ordine dell’andamento capitalistico odierno: delocalizzazione e licenziamento. E’ proprio attraverso il mainstream, infatti, che queste parole prendono sostanza e si pongono come unica soluzione in tempi di crisi. Per fortuna, l’intelligenza e la rabbia per una condizione materiale sempre più precaria e difficile ci consentono di intuire che l’unico vero movente di questi fatti è il profitto. Le lavoratrici dello stabilimento Omsa di Faenza questo lo hanno capito bene e sono determinate a vincere la loro battaglia.
Con loro, a riprova che unit* non c’è “crisi” che ci mantenga!
Ascolta la corrispondenza:
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Ascolta l’intervista di un compagno dell’Askatasuna!
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Nel corso della notte numerosi compagni sono stati tratti in arresto in seguito ai fatti verificatisi il 27 giugno ed il 3 luglio scorso in Val di Susa. Ancora una volta, con un’infame operazione di polizia (che ha attraversato l’intero paese), si prova ad infrangere quel fronte di resistenza che nè i manganelli ed i lacrimogeni della celere, nè le calunnie e le menzogne di politicanti e pennivendoli di turno, sono riusciti ad incrinare. Ancora una volta, l’unica risposta al dissenso ed alla lotta di chi prova quotidianamente, a partire dai propri territori, dai propri luoghi di lavoro, dalle proprie scuole ed università, ad immaginare un esistente diverso, è la repressione. Ancora una volta l’unica risposta che siamo disposti ad offrire a chi, giorno dopo giorno, ci sfrutta, ci opprime e ci affama sarà la lotta.