Dal nostro inviato INPS: le modifiche più recenti a “sostegno” del reddito

Tutti parlano di precarietà : media, governo, sindacato e partiti.

Ma oltre le parole, le buone intenzioni, gli atteggiamenti paternali e
compassionevoli,
quali sono i provvedimenti che sono stati presi concretamente fino ad oggi ?

Questa domanda, a dieci mesi dall’insediamento del governo Prodi non
può essere considerata una domanda prematura.

Molti affermarono infatti che la questione precarietà  peserà , nel bene o
nel male, in modo preponderante sull’eventuale successo della politica
dei centro sinistri.

Ciò è vero. Ed è per questo che i primi provvedimenti presi nella
finanziaria 2006 devono essere osservati attentamente. Una tematica così
importante e discriminante non può essere trattata una tantum in tavoli,
tavolini, sgabelli, cassapanche più o meno sbandierate sui media: deve
diventare il binario su cui muoversi con continuità  e con gradi di
incisività  sempre maggiori. Una politica estemporanea nella lotta alla
precarietà  non fa altro che riprodurre i meccanismi di ammortizzazione
ma non intacca la sorgente da cui ne esce copiosamente la
precarizzazione, il ricatto continuo, l’impossibilità  di "ogni scelta"
attraverso i quali si alimenta lo strapotere delle aziende.

Dal nostro inviato in quello che tutt’oggi risulta essere ancora il
centro nevralgico del workfare italico: l’INPS


Lo spirito del contributo è quello di depurare il più possibile la
discussione dalle proiezioni mentali di ognuno, ed ancorarla il più
possibile ai provvedimenti di interesse per i precari e le precarie,
sin’ora concretamente varati.

Un solo brevissimo commento. Queste misure da un lato confermano che
fare i conti col tema della precarizzazione è un dato ineludibile per
tutti i governi presenti e futuri. Dall’altro si tratta di
misure che, oltre che essere complessivamente caute, denotano un’
attenzione sbilanciata verso lavoratori "ex stabili" di una certa età 
o
verso la maternità  e la famiglia, in particolare se numerosa, e meno
sicuramente verso il precariato più giovane
: non è un caso che nessuna
innnovazione venga prevista per la classica prestazione del precario
DOC, cioè la disoccupazione a requisiti ridotti, spettante a chi ha
fatto almeno 78 giorni di lavoro dipendente in regola nell’anno solare
precedente.

Secondo alcuni dati è proprio questa una delle prestazioni i cui
fruitori ogni anno aumentano maggiormente di numero.

Modifiche più recenti del sistema di prestazioni a sostegno del reddito,
(ulteriori novità  potrebbero pervenire in tempi non biblici, vista la
imminente partenza a Roma del tavolo di concertazione sugli
ammortizzatori sociali).

DISOCCUPAZIONE A REQUISITI RIDOTTI

L’indennità  giornaliera, in questo caso, non può superare il 30% della
retribuzione media giornaliera, nei limiti di un importo massimo mensile
lordo di 830,77, elevato a euro 998,50 per i lavoratori che possono
far valere una retribuzione lorda mensile superiore a euro 1.826,07.

L’indennità  è pagata dall’Inps con un unico assegno inviato a casa del
lavoratore, per un periodo corrispondente alle giornate effettivamente
lavorate nell’anno precedente, e comunque per un periodo non superiore a
156 giornate.

NON SONO STATE INTRODOTTE MODIFICHE RECENTI DI QUESTA PRESTAZIONE, NE’
DAL GOVERNO BERLUSCONI E NEMMENO DA QUELLO ATTUALE
.


DISOCCUPAZIONE ORDINARIA

MODIFICHE DEL 2005, introdotte come provvisorie dal governo Berlusconi,
e rese definitive da quello attuale. Il periodo di erogazione del
sussidio viene portato da 6 mesi a 7 per le persone entro i 49 anni di
età , e da 9 a 10 mesi per le persone dai 50 anni in su.

L’importo viene innalzato, per le persone entro i 49 anni, dal 40 % al
50% della retribuzione media del periodo lavorato, ma per il settimo
mese resta al 40 %. Gli importi per le persone dai 50 anni in su invece,
sono strutturati come segue: al 50 % per i primi 6 mesi, al 40 per i
successivi 3 ed al 30% per il decimo ed ultimo mese. Prima i 9 mesi
erano tutti al 40 %.

L’attuale governo non ha ancora introdotto nessuna ulteriore modifica di
questa prestazione.

LAVORATORI E LAVORATRICI PARASUBORDINATE (CO.CO.PRO., LIBERI
PROFESSIONISTI)
APPRENDISTI, ASSEGNI PER IL NUCLEO FAMILIARE, MOBILITA’ E CASSA
INTEGRAZIONE.

Tutte le seguenti novità  sono state introdotte dalla finanziaria 2007,
varata dal governo Prodi.

L’aliquota contributiva che determinerà  il trattamento pensionistico dei
parasubordinati , viene portata dal 19 al 23%. Questo è ben lungi dal
cambiare davvero il segno al trattamento pesantemente penalizzante dei
parasubordinati
, anche sul fronte pensionistico, tema sul quale se ci sono
cultori della materia si potrà  tornare in dettaglio.

Viene introdotta, sempre per i parasubordinati, una indennità  di
malatti
a, entro il limite massimo di giorni pari ad un sesto della
durata complessiva del rapporto di lavoro, e comunque non inferiore a 20
giorni (della serie, per essere indennizzato ti devi ammalare quasi
seriamente).

In precedenza tale indennità  era prevista per i parasubordinati solo in
caso di ricovero in ospedale.

Infine per quanto riguarda la indennità  di maternità  delle
parasubordinate, che prima ne beneficiavano solo per il periodo di 5
mesi corrispondenti alla maternità  obbligatoria delle lavoratrici
dipendenti:

viene introdotto un periodo di maternità  facoltativa, indennizzato al
30% del reddito preso a riferimento (cioè come per le lavoratrici
dipendenti), ma per un periodo di tre mesi, ovvero la metà  dei 6 mesi di
maternità  facoltativa previsti per le dipendenti.

Introdotta l’indennità  giornaliera di malattia anche per gli
apprendisti, ai quali viene anche innalzata la contribuzione al 10%
della retribuzione imponibile.

Inoltre gli assegni familiari vengono dati anche per i figli ed
equiparati, studenti o apprendisti,di età  superiore ai 18 anni compiuti
ed inferiore ai 21 anni compiuti, purchè facenti parte di "nuclei
numerosi", cioè nuclei familiari con almeno 4 figli tutti di età 
inferiore ai 26 anni. Prima gli assegni venivano dati solo per i figli
minorenni o maggiorenni inabili.

Sono state rimodulate e migliorate le tabelle che determinano gli
importi mensili degli assegni stessi, ma soprattutto per le famiglie
numerose: nel caso di famiglie composte da più di 5 persone, oltre ai
genitori, viene aumentato l’importo complessivo del 15 %.

Infine viene prevista la concessione di Mobilità  e Cassa Integrazione
Straordinaria a settori prima esclusi
: imprese commerciali ed agenzie di
viaggi e turismo con più di 50 dipendenti, imprese di vigilanza con più
di 15 dipendenti.

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