ALF: liberati centinaia di fagiani a Pisa e Arezzo

tratto da veganlink

Messaggio anonimo ricevuto dalla rivista "La Nemesi":

Venerdi' 12 ottobre 2007

Una nuova notte scende.
Nuove tenebre complici di chi ha scelto di donare a questa notte d'autunno un profumo di liberta'.
Liberta' per centinaia e centinaia di fagiani tenuti prigionieri dentro l'allevamento in localita' Le Mura (Bucine, Arezzo). Destinati a diventare vittime dei colpi di fucile degli assassini cacciatori. Fagiani che invece oggi possono volare liberi; come le foglie che, cadendo dagli alberi, vengono trasportate in cielo dal vento d' ottobre.
E nel cuore si rafforza la volonta' di lottare fino a quando nessun essere vivente sia rinchiuso.

Notte dedicata ai silvestri

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Messaggio anonimo ricevuto dalla rivista "La Nemesi":

Nella notte tra il 16 e il 17 ottobre inoltrandoci nella pineta di Migliarino (Pisa) abbiamo raggiunto l'allevamento di fagiani. Qui centinaia di mt. di rete delimitano lo spazio in cui migliaia di animali sono rinchiusi. Non bisogna farsi ingannare da parole come "ripopolamento", in realta' in questi allevamenti i fagiani e altri animali selvatici vengono fatti riprodurre per poi essere venduti alle riserve di caccia dove dei codardi armati di fucile non trovano difficolta' a mirare e a ucciderli.
Capita anche che questi animali vengano venduti direttamente ai ristoranti che servono come specialita' la selvaggina. E' veramente triste vedere come questi uccelli nel disperato tentativo di volare liberi nel cielo sbattano contro le reti che li sovrastano per poi precipitare violentemente a terra.
Abbiamo deciso di aiutarli nel loro desiderio di liberta' tagliando le reti metalliche e abbattendole. Niente di piu' facile: bastano un paio di tronchesi a testa e un po' di impegno.
Oltre ad avere aperto centinaia di mt. di reti, abbiamo sabotato 2 trattori, 2 escavatori e 3 ape car. Abbiamo rubato tronchesi e altro attrezzi dal capanno dell'allevatore che utilizzeremo in futuro.
Abbiamo liberato anche le fattrici, cioe' i fagiani che l'allevatore utilizza per la riproduzione, e per lui di grande valore economico. Abbiamo siglato il tutto con un'enorme scritta con vernice su un capannone: "CHIUDI L'ALLEVAMENTO O TORNEREMO".

Siamo ritornati verso casa attraversando di nuovo la pineta e respirando la bellezza di questo luogo verde vicino al mare, con nel cuore la gioia di aver ridato ad altri esseri viventi la liberta' e la possibilita' di godere delle nostre stesse emozioni.

Lun, 22/10/2007 – 16:11
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