Almese - Comunicato sul presidio No Tav

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Il sindaco per caso, di fatto podestà di Torino, un certo Chiamparino, insieme ad una ex ambientalista convertita alla causa dello sviluppo del progresso e della speculazione, Mercedes Bresso, attuale presidente della sfortunata regione Piemonte, volevano venire ad Almese per mostrare il muscoletto gonfio del loro nuovo partito, il PD, capace di far parlare due promotori del TAV come loro in una valle tutta No TAV, in un paese che vede la presenza di uno dei più antichi e numerosi nuclei di resistenza al TAV. Ma la performance sado-maso estrema, o meglio la provocazione, non è riuscita.
La sera prima un´affollata assemblea dei comitati No TAV si era pronunciata in maggioranza per mantenere promesse fatte da tempo. L´ultras del TAV e l´ex ambientalista, nonostante i loro posti di potere, non avranno spazio per esibirsi in Valle, si facessero scortare anche da tutti i birri del Nord-Ovest, si facessero celebrare dalle penne più rinomate del giornalismo asservito.
E così le vie d´accesso al palazzo dove dovevano parlare giovedì 3 aprile, si riempiono di gente e di bandiere No TAV. 1500 persone, secondo gli stessi giornali ostili, ad attendere i Re Magi del potere, un intero presepe vivente con tanto di centurioni e pie donne in costume che annunciavano profeticamente il ritardo dell´Epifania, fin dalle 7 di sera. La sala dell´incontro era blindata da un abnorme spiegamento di polizia e carabinieri. Nessun comune mortale, anche se abitante del paese, poteva accedervi se non era accreditato come attivista del PD o dichiaratamente Sì TAV.
Nella sala vuota attendeva impaziente il coordinatore del PD piemontese Morgando con una ventina di persone, giornalisti compresi.
Intanto Bresso Chiamparino e le loro scorte ciondolavano sull´autostrada con le loro auto blu, nonostante tutte le pubblicità progresso mirate ad impedire il loro abbandono nelle piazzole.
Gli stessi sbirri sembra propongano ai due simpatici provocatori, portavoce delle esigenze degli speculatori, di desistere.
Dopo una penosa attesa decidono di tornare sulle loro tracce. Si vanno a nascondere a Rivoli da dove emettono comunicati segnati da un´incontenibile livida irritazione. La Bresso addirittura definisce "fascisti" i manifestanti, anche se in piazza ci sono prevalentemente famiglie e molti anziani. Persino il croupier delle tre carte Mario Virano, generalmente troppo impegnato a tessere intrighi, stavolta si dichiara "indignato" per l´orrendo attacco alla democrazia Inutile sottolineare il grande spazio che i giornali offrono ai loro sproloqui.
I tardo-fascisti, quelli veri, che sono per il TAV proprio come i loro concorrenti, ben felici di vedere scornati clamorosamente i loro contendenti alle poltrone, non perdono l´occasione di invitare all´intervento armato le forze del disordine di Stato, definendo i No TAV dei criminali. Spicca l´ex picchiatore ora paladino della legalità democratica on. Martinat.
Ma già le legioni di sbirri che occupavano Almese giovedì sera, costringendo i manifestanti a sottostare alle forche caudine di umilianti perquisizioni personali, potevano esibire due autentici gioielli: Spartaco Mortola, dirigente della Digos di Genova durante i massacri e le torture che coronarono il G8 nel luglio del 2001, e Giuseppe Petronzi, famoso per le prestazioni stupefacenti offerte nella costruzione della montatura giudiziaria contro Silvano Pelissero, Sole e Baleno.
Cosa ci fanno due personaggi di questa risma in Valle?
Ci vogliono mostrare il volto truce della sbirraglia anche sotto il governo dell´intrigo e della vaselina? Oppure si stanno preparando per futuri massacri e montature?

Osservatorio Ecologico Volante + Fenix Osservatorio Astronomico Contro la Repressione

Ven, 11/04/2008 – 15:10
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