[Bo] Presidio contro il Cie
PESTAGGI NEL CIE DI VIA MATTEI…
…IL SILENZIO E’ COMPLICITA’!
Lunedì 4 maggio verso le 14.00 Raya, una delle ragazze migranti rinchiuse
nel CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione ex CPT) di via Mattei a
Bologna, viene picchiata da un poliziotto in abiti civili. Viene picchiata
perché si intrufola in infermeria. Viene picchiata a mani nude, sviene ed
è lasciata sul pavimento. Viene picchiata sotto gli occhi indifferenti
degli operatori della Misericordia (l’ente che gestisce il CIE) che non
intervengono in nessun modo.
Al telefono voci spaventate e rabbiose ci parlano di vestiti strappati, di
continui insulti e sberloni anche nei giorni successivi. Un ragazzo si fa
male ad un ginocchio, eppure in infermeria non gli danno nessun medicinale
nonostante le sue pressanti richieste. Ci chiama e chiede di mandare un
medico insieme all’avvocato. “Qui non ci curano! Ci trattano come
animali!”
Nessuno si lascia intimorire troppo dalla situazione e l’avvocato di
Raya, giovedì 8 maggio presenta una querela contro ignoti per il pestaggio
subito dalla donna - “Aveva abrasioni su uno zigomo, in fronte e in altre
parti del corpo”.
Al telefono Raya ed altri suoi compagni ci raccontano di botte alle gambe
e di continui insulti.
Chiedono anche di contattare i media. Ovviamente pochi danno credito
alla notizia che gira più che altro attraverso volantinaggi itineranti con
megafono e striscione “No ai lager della democrazia” durante tutta la
giornata di mercoledì 6 maggio in diverse zone della città.
I giornali riportano la
notizia che, la sera alcuni ignoti bloccano via Massarenti con dei
cassonetti incendiati nei pressi viene trovato uno striscione sul
pestaggio di lunedì. Stando al Carlino la strada rimarrà chiusa per 3
ore.
La sera di venerdì 8 maggio un gruppo di solidali dei reclusi si reca
sotto al CIE per portare un saluto ai migranti e per rallegrare con qualche
fuoco d’artificio una notte buia dietro a ingiuste sbarre. Condividere il
desiderio di libertà con qualcuno e gridarlo purtroppo non basta per
realizzarlo. Non vogliamo limitarci a denunciare tristi episodi interni a
questi lager, vogliamo lottare contro la loro esistenza e per fare questo
riteniamo importante continuare a mantenere un contatto umano con i
migranti reclusi, un contatto che spezzi almeno in parte l’isolamento che
ci divide e che rinchiude la loro libertà.
Per questo lanciamo un PRESIDIO GIOVEDI’ 14 MAGGIO
• SOTTO LE DUE TORRI DALLE ORE 16:00
• SOTTO IL C.I.E. DI VIA MATTEI (BUS 14 A, 89) DALLE ORE 18:30
Nei mesi scorsi i migranti reclusi hanno intrapreso lotte condivise in
diversi CIE d’Italia. Ancora oggi, dopo il suicidio di una donna nel CIE
di Roma, i reclusi hanno fatto partire un nuovo sciopero della fame. I loro
aguzzini, tuttavia, camminano anche in mezzo a noi una volta finito il loro
turno, e li troviamo anche presso tutti quegli enti che si occupano di
collaborare alla gestione della struttura: gli operatori della Misericordia
(ente gestore), della Concerta (ditta appaltatrice del servizio mensa),
poliziotti e militari sono vergognosamente complici e responsabili
dell’esistenza del lager di via Mattei e di ciò che al suo interno
accade.
Continuiamo a far sentire agli aguzzini del CIE il nostro disgusto e il
nostro disprezzo.
CHE QUESTI CONTINUI ABUSI NON PASSINO SOTTO SILENZIO NELL’INDIFFERENZA DI
TUTTI!
Intasiamo il centralino del CIE: 051 6027521
Blocchiamo il loro fax: 051 531344
Per informazioni
scheggia@canaglie.net scheggia.noblogs.org
Complici e solidali dei reclusi
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