Bologna - La passione per la libertà arde imprevedibile

La passione per la libertà’ arde imprevedibile

Sull’arresto di Robert e Mattia e sulle nostre possibilità di sovvertire questo mondo

La sera del 10 luglio 2009 (stando ai giornali) a Bologna una quindicina di persone a volto coperto bloccò via San Donato dando alle fiamme alcuni copertoni e ridusse in frantumi le vetrine delle banche Carisbo e Unicredit adiacenti, imbrattandone anche i bancomat. Sull’asfalto venne trovata la scritta “Bloccare tutto quando meno se l’aspett…”

Nel successivo rastrellamento vennero arrestati due compagni, due nostri amici, Robert e Mattia, accusati di danneggiamento e imbrattamento, da tre mesi con obbligo di dimora nei rispettivi comuni d’origine e col divieto di uscire dalle 21:00 alle 07:00.

Non ci interessa fare del vittimismo o gridare all’ingiustizia. Siamo consapevoli e non ci stupiamo che il potere cerchi di eliminare le minacce alla propria sopravvivenza. Quello che spetta a tutti noi è invece estendere queste minacce.

Essere continuamente delle spine nel fianco di quest’ordine e di questo esistente con i suoi mezzi di dominio, con i suoi lager e le sue carceri, con i suoi difensori, paladini e servi. Un esistente che solo una mente quantomeno ingenua può pensare di riformare, o con cui contrattare qualcosa, o rendere migliore modificando un singolo aspetto. Questo sistema per sua natura prevede una vita mercificata e indegna di essere vissuta, e l’unica cosa da fare non è trasformarlo in uno alternativo, che cambierebbe solo il nome o i modi, magari indorandoli, del suo dominio sull’individuo, ma abbatterlo e vederne le ceneri fumanti, approfittando della sua estrema distruttibilità e inconsistenza.

Ma soprattutto cercare di allontanarsi dagli appuntamenti, dalle date, dalle occasioni concesse dallo stesso potere come valvola di sfogo (e tali restano, essendo fissate e confinate nel tempo) di un dissenso sempre più sterile, e cominciare invece ad essere una minaccia reale, colpire giorno per giorno dove più efficace e nella maniera meno prevedibile possibile.

E’ vero che alcuni appuntamenti sono importanti per ritrovarsi e condividere con altra gente la pratica comune di infliggere quanto più danno possibile ad un sistema tanto orribile quanto distruttibile e cadùco. Ma sarebbe davvero limitante, per quanto più comodo, affidare le nostre passioni e le nostre energie unicamente a tali episodi saltuari e scontati invece di praticare la rivolta quotidianamente, come è altrettanto inutile nei cortei incaponirsi nell’opposizione frontale, spesso autolesionista e di sola apparenza, coi cani da guardia del sistema.

Limprevedibilità e l’incontrollabilità sono le armi decisive nei confronti di una società che, per quanto lorsignori si sforzino, non può essere controllata ovunque e all’infinito.

Il potere, per quanto opprimente, non è un corpo monolitico e invulnerabile: dappertutto ci sono punti deboli e accessibili ed ha, per riprendere Brecht, “nomi e indirizzi”. Per cui ognuno secondo la propria fantasia, le proprio passioni e le proprie capacità può trovare di volta in volta i modi più utili e appaganti per andare all’assalto di un esistente soffocante.

Sottraiamoci al controllo e alla prevedibilità, riprendiamo in mano le nostre vite e, terribili e gioiosi, scagliamole contro l’eterno nemico della libertà!

Anarchici/e

Mer, 28/10/2009 – 02:08
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