Bologna - Resoconto processo per azione contro caserma vigili di Parma
Venerdì 2 ottobre si è svolta al tribunale di Bologna l’udienza preliminare per i fatti di Parma dell’ottobre scorso.
Per tre degli accusati il Gup distrettuale Castore ha accolto la richiesta di rito abbreviato condizionato con richiesta di una perizia sulla natura degli “ordigni”. Per Peppe ha deciso il rinvio a giudizio alla Corte d’Assise di Parma per il 15 marzo dal momento che i suoi avvocati hanno preferito optare per il rito ordinario.
La PM Plazzi ha espresso parere favorevole per modificare la situazione detentiva di Madda, accogliendo la richiesta per i domiciliari diventati esecutivi già dal pomeriggio.
Per i quattro non è caduta per il momento l’accusa della finalità di terrorismo (280 bis) ma il giudice si riserva di decidere.
Solidarietà agli imputati
Ribelli bolognesi
segue articolo da gazzetta di parma
Un rinvio a giudizio, davanti alla Corte di Assise di Parma, quello di Giuseppe Sciacca, catanese di 30 anni, e tre riti abbreviati ammessi, condizionati da una perizia sul materiale utilizzato per gli ordigni, che il giudice conferirà lunedì prossimo al chimico dott.Onelio Morselli. E' l’esito delle udienza preliminare davanti al Gup distrettuale di Bologna Castore per i quattro anarco-insurrezionalisti accusati per le due bombe carta fatte esplodere nella notte tra il 19 e il 20 ottobre 2008 davanti al comando dei vigili urbani di Parma dove alcune settimane prima era stato portato Emmanuel Bonsu, lo studente ghanese che era poi stato – secondo la denuncia del giovane – fatto oggetto di abusi e insulti a sfondo razziale da parte di alcuni agenti.
Il giudice ha deciso l’abbreviato condizionato alla perizia per Nora Gattiglia, genovese di 25 anni, Maddalena Calore, 22 anni, di Abano Terme, ma gravitante nel Bolognese, e per Simone Ballerini, bolognese, la cui posizione è più sfumata. I tre sono difesi dagli avv.Ettore Grenci e Michele Panzavolta. Calore è ancora in carcere, Sciacca è ai domiciliari, gli altri due sono liberi. I difensori di Sciacca – avv.Bonaccorsi e Montalto – e Calore hanno chiesto al Gup la remissione in libertà. Il Pm Morena Plazzi ha dato parere favorevole per la liberazione con obblighi per il siciliano e per i domiciliari a Calore.
Un gruppetto di amici e compagni dei quattro questa mattina, durante l’udienza, ha stazionato nelle vicinanze delle Procura per solidarizzare con gli imputati. Per Sciacca il processo è stato fissato per il 15 marzo. La Corte D’assise è necessaria perchè viene ipotizzato l’atto di terrorismo con ordigni. Ai quattro l’inchiesta arrivò anche per le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza della centrale della Polizia Municipale di Parma, la notte in cui c'era stato il lancio delle due bombe carta e di un fumogeno. Secondo la difesa i due ordigni erano poco più che petardi. E gli avv.Grenci e Panzavolta hanno depositato anche una loro consulenza che dice che si è trattato di botti tipo Capodanno che non potevano minacciare l’integrità delle persone. Tanto è vero che la palazzina dei vigili, fatta a vetrate, non riportò nessun danno. Per l’accusa invece si trattava di esplosivo.
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