Bruxelles - Per il simposio (14-17 dicembre 07) contro l'isolamento da Marco Camenish

Come prigioniero rivoluzionario verde anarchico dichiaro anche quest'anno la mia partecipazione allo sciopero della fame simbolico di tre giorni nell'ambito del vostro simposio internazionale in onore alle compagne ed ai compagni cadute/i e resistenti nelle galere di Turchia. Con questo voglio anche esprimere di nuovo la mia solidarietà internazionalista e social rivoluzionaria, oltre ogni differenza e peculiarità, contro ogni oppressione e repressione ed ogni sfruttamento dell'uomo sull'uomo, sugli animali e la natura.
Ma diventa anche sempre più importante che questa solidarietà unisca vieppiù tutte/i noi, individui e popoli dannati e sfruttati di questa terra, anche nella resistenza e lotta di liberazione in generale contro la feccia imperialista e capitalista dominante ed i suoi Stati, contro questa vergogna e questo pericolo mortale per l'umanità e per la vita nel suo insieme.
Sul fronte esterno lo Stato di polizia imperialista attacca militarmente tutti i popoli che non si piegano agli interessi dell'imperialismo, al suo interno porta avanti un programma ugualmente sistematico di militarizzazione e di repressione della resistenza sociale tramite il rafforzamento dell'autoritarismo e della sua sempre più acuta fobia securitaria. E questo sotto il marchio più stupido, sfacciato ed ipocrita della lotta al terrorismo e dice pace alla guerra, libertà alla schiavitù, democrazia al fascismo e progresso al controllo, allo scempio ed allo stragismo tecnologico.
Vi prego di essere pazienti ed indulgenti se in questa occasione voglio accennare solidalmente ad alcune altre tra le varie ma tutte ugualmente importanti lotte di liberazione, contro la galera e la repressione che si svolgono nel mondo:
- In Italia il l. dicembre ha avuto inizio una importante lotta contro l'ergastolo mediante lo sciopero della fame. Centina di prigionieri sociali, alcuni con lo sciopero fino alla morte, con il sostegno di molte persone dentro e fuori le galere, lottano contro l'ergastolo che in effetti é una pena di morte o anche peggio di questa, e contro le condizioni di vita sempre peggiori e misere anche nelle galere. Penso che si tratta di un momento importante della lotta nelle/contro le galere in generale ma anche per il superamento delle divisioni tra prigionieri „sociali" e „politici" e le loro lotte, e che dovrebbe da noi prigionieri politici essere solidalmente riconosciuto e sostenuto come tale momento. Si tratta di scintille di resistenza che, anche se inizialmente lontane tra loro, possono però nutrirsi a vicenda fino a diventare critica e lotta radicale contro la galera ed ogni società che ne ha bisogno.
- Da molto tempo integranti del popolo indigeno dei Mapuche in Argentina ed in Cile anche loro si trovano in lotta per la loro terra e contro il continuo genocidio imperialista e colonialista dei loro popoli. Sotto il regime Bachelet in Cile alcune/i Mapuche imprigionate/e e condannate/i oppure in attesa di condanna con le terroristiche leggi „antiterrorismo" di Pinochet sono pure in sciopero della fame fino alla morte per rivendicare terra, libertà e giustizia. La loro lotta è parte delle lotte di tutti i popoli e di tutte le basi di vita naturali ancora non del tutto annientati dalla nostra pazza civilizzazione schiavista ed assassina ed é anche per questo la nostra lotta, e d'enorme importanza poiché i popoli cosiddetti indigeni sono gli ultimi portatori ed eredi dell'antica saggezza e dell'antico modo di vita precivilizzato che solo garantirono all'umanità per milioni d'anni una vita e sopravvivenza in armonia, pace, libertà e libera concorrenza con tutta la vita e tutti gli elementi della terra e dell'universo.
- Nel quadro del sistematico attacco repressivo e preventivo degli Stati fascisti e razzisti UE anche in Italia tutti i tentativi di riorganizzazione politica della resistenza oltre il politicamente ed istituzionalmente „permesso" é attaccato sempre più spesso e con maggiore aggressività, e sempre più comunisti/e, antimperialisti/e, antifasciste/i, anarchiche ed anarchici e gente che s'organizza nella resistenza contro l'annientamento delle proprie condizioni, dei propri spazi vitali ed ambientali sono arrestati e perseguitate/i. Così le mie compagne anarchiche ed i miei compagni anarchici con numerosi procedimenti dappertutto in Italia, così il gruppo verde anarchico „Il Silvestre" a Pisa. Così le/i 17 compagne/i, fra cui comunisti militanti, compagne/i di movimento, antimilitariste/i, apprezzati delegati sindacali di base che sono stati arrestate/i il 12 febbraio di quest'anno. Ed dove l'inizio del loro processo oggi è stato deciso giusto per il 12 dicembre dalla stessa feccia dominante tra giudici e „vittime" di allora, come capovolgimento classicamente controrivoluzionario rio del ruolo di boia e vittima e come tentativo di cancellare la memoria storica, poiché il 12 dicembre ricorre il 38. anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano organizzata e perpetrata dalla CIA e dallo Stato fascista italiano, con la quale iniziarono la lunga serie di stragi nel quadro della strategia della tensione in funzione controrivoluzionaria ed antiproletaria. Emerge qui fortemente che la solidarietà rivoluzionaria oltre ogni differenza e peculiarità di tendenza contro la repressione dei padroni include giocoforza e come elemento d'eminente importanza la difesa della memoria e della continuità storica della resistenza e dell'attacco contro tutte le dominazioni in ogni loro fase storica.

Contro l'isolamento nelle galere!
Contro l'isolamento delle lotte, dei paesi e dei popoli!
Contro ogni dominio e sfruttamento, pena di morte, tortura e galera!
Con saluti combattivi e solidali

Marco Camenisch

Mer, 19/12/2007 – 17:08
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