Carne viva immagazzinata in un cella - Lettera di C. Musumeci

Lettera scritta a ferragosto da <a href="http://www.informa-azione.info/search/node/musumeci">Carmelo Musumeci</a>, ergastolano nel carcere di Spoleto

Carne viva immagazzinata in un cella

La società italiana non vuole conoscere la verità sulle sue prigioni.
Ai politici italiani non interessa sapere che le prigioni scoppiano in tutta Italia, che i detenuti muoiono, che alcuni si tolgono la vita e che altri crepano psicologicamente.
I mass media hanno dimenticato che anche i detenuti sono uomini.
Tutti gli anni ad agosto i giornali e la televisione ci ricordano di non abbandonare i cani in autostrada, ma non una parola e non una riga dei 64.000 detenuti abbandonati a se stessi e che vivono accatastati uno sopra l’altro.
Vivere in questo modo toglie ogni rimorso per quello che s'è fatto fuori.
I "muri" sono abbastanza alti da permettere di poter far finta di non vedere e udire la disperazione e le grida d'aiuto che vengono da dentro.
La Corte Europea dei Diritti Umani ha da poco condannato il nostro paese, stabilendo che il sovraffollamento in Italia è tortura, ma l'Italia è un paese fuorilegge e a nessuno importa delle condanne della Corte Europea.
A nessuno importa sapere che nelle carceri italiane non c'è più spazio per vivere; che vivere uno sopra l'altro è una condanna aggiuntiva, una condanna moltiplicata dal punto di vista fisico, psichico, morale e sanitario; che il carcere in Italia non è solo il luogo dove ci vanno i delinquenti, (quelli veri stanno fuori), ma è soprattutto il rifugio dei ribelli sociali, degli emarginati, dei diseredati, degli emigrati, dei tossicodipendenti, dei figli di un Dio minore.
Nessuno vuole capire che il sovraffollamento nelle carceri smetterà quando questo governo finirà di considerare dei delinquenti tutte le persone disagiate.
Buone vacanze!

Carmelo Musumeci

Mer, 16/09/2009 – 16:46
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