Cile - A 3 mesi dalla morte in combattimento di Mauri

riceviamo e pubblichiamo

A 3 mesi dalla morte in combattimento del compagno Mauri, avvenuta il
22 maggio '09 nei pressi della Gendarmeria del Cile (l'equivalente
della polizia penitenziaria italiana) mentre trasportava un ordigno
esplosivo, i compagni cileni lo hanno ricordato con scritte e
volantini. Ecco il testo di un volantino:

Prima di morire nel fango della strada, imiteremo Mauricio Morales!
"Armati e sii violento, meravigliosamente violento, fino a che tutto
esploda. Ricorda che qualsiasi azione violenta contro questi promotori
della disuguaglianza è pienamente giustificata da secoli d'infinita
violenza alla quale siamo stati sottoposti... Armati e combatti il
terrorismo, brucia, cospira, sabota e sii violento, meravigliosamente
violento, naturalmente violento, liberamente violento"
Mauri

Fratello Mauri!
Presente!
Mauricio Morales Duarte, fratello, guerrigliero scomparso durante
un'azione di guerra il 22 maggio, mentre si recava ad attaccare la
repulsiva istituzione della gendarmeria, nei giorni in cui tutti erano
scossi dalla manifestazione del suo sindacato (i carcerieri cileni
sono stati protagonisti di un lungo sciopero - ndt), nei gironi in cui
tutti i falsi critici e i riformatori di questo mondo solidarizzavano
con quelli che isolano e vogliono annullare i nostri fratelli che
cadono in prigione.
Il Mauri ha deciso di mettere in atto le idee che ha sempre difeso,
porre in pratica la guerra alla società in tutti gli ambiti della
vita, facendo della sua quotidianità un atto di propaganda,
convertendo la sua vita in una propaganda per il fatto. Oggi siamo
dispiaciuti nel non averlo fisicamente tra noi per abbracciarlo, ma
sappiamo che egli non era solo corpo, era idee e sentimenti non grati
per il mantenimento di questa o qualsiasi società, per questo lo
ricorderemo sempre, in ogni azioni di rivolta egli sarà presente,
perché egli non ci abbandonerà, accompagnerà Diego Ríos nella sua fuga
insorgente, abbraccerà ogni giorno Axel Osorio in carcere e sopra
tutto starà qui, burlandosi ancora una volta della sicurezza e della
decantata pace sociale. Appoggiando, cospirando e sorridendo con tutto
quel che comporta pulire le nostre armi per distruggere la società.
Per la distruzione della società
Per la proliferazione degli attacchi al potere
Guerra alla società

Gio, 27/08/2009 – 08:34
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