Cile - Fermati due giornalisti francesi

Comunicato della comunità mapuche di Temucuicui

In merito al fermo del nostro werken (portavoce) e di 2 giornalisti francesi avvenuto oggi, 20 marzo 2008, la comunità Mapuche di Temucuicui denuncia all'opinione pubblica nazionale ed internazionale quanto segue:

  1. Il giorno 20 marzo 2008, verso le ore 13.30, sono stati fermati a Collipulli (Cile) Jorge Huenchullán e due giornalisti di nazionalità francese, Christopher Cyril Harrison e Joffrey Paul Rossj. I due francesi stavano accompagnando il nostro werken alla firma settimanale, alla quale è sottoposto come misura cautelare. I giornalisti avrebbero utilizzato del materiale da includere nel documentario che stanno realizzando sulla repressione e sulla persecuzione ai danni del popolo mapuche.
  2. Per via della militarizzazione, della costante repressione e della persecuzione politico-giudiziaria, alle quali siamo sottoposti da parte dei diversi organi dello stato cileno, i due giornalisti sono venuti nella nostra comunità per constatare i gravi fatti di violenza, per mostrare la realtà in cui noi viviamo.
  3. Il fermo di due giornalisti stranieri dimostra nettamente l'intenzione dello stato cileno nel nascondere tutte le atrocità e le permanenti violazioni dei diritti umani del Popolo Mapuche, specie contro la nostra comunità Mapuche di Temucuicui.

Questi fermi rispondono alle pratiche di intimidazione da parte dello stato cileno verso quelle persone che simpatizzano e vengono nella nostra comunità, non lasciandosi ingannare dai media nazionali che travisano tutte le informazioni, criminalizzando tutte le giuste rivendicazioni di diritti che portano avanti tutte le comunità mapuche; mentre solo informano a favore di coloro che ci hanno depredato del nostro territorio ancestrale, spazio naturale in cui proiettiamo la nostra vita come Popolo Mapuche.

Wallmapuche (territorio mapuche) Temucuicui
Comunidad Mapuche de Temucuicui.
20 marzo 2008

Ven, 21/03/2008 – 15:17
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione