Cile - Il compagno Cristóbal (Mono) subisce un pestaggio in carcere [aggiornato]

da culmine.noblogs.org - da grupodeapoyoamono

Cile - Il compagno Cristóbal (Mono) subisce un pestaggio in carcere!

Ieri, 28 ottobre, il nostro compagno Mono ha subito un pestaggio da parte di 3 funzionari della Gendarmería.
Il pestaggio è avvenuto verso le 16.45. Mono stava riposando nella sua cella, quando sono entrati i bastardi per effettuare una perquisizione. Uno di essi ha chiesto al nostro compagno se avesse qualcosa di valore, e Cristóbal ha risposto affermativamente, che aveva il suo denaro. Allora, uno dei gendarmi ha iniziato ad insultarlo, come se egli li stesse trattando da ladri. In quel momento si è accesa una piccola discussione, durante la quale Mono è stato pestato e scaraventato lungo le scale.
Ha subito diversi colpi sulla testa, sul torace ed alle estremità. Per un attimo è rimasto incosciente e adesso continua a vomitare. I paramedici del carcere non si son prodigati nell'assisterlo e gli hanno somministrato solo degli antidolorifici. In seguito, è stato trasferito in una cella di punizione in cui ha sofferto degli episodi di tachicardia e problemi respiratori. E' totalmente isolato e senza cibo. Vogliono negargli il prossimo colloquio. Resterà in punizione lì, con la schifosa scusa di mancanza di rispetto verso l'Autorità.
Non possiamo permettere questa situazione. Non restiamo indifferenti.
Ad agitare e solidarizzare, questa cosa non può ripetersi.
Nessun compagno/a resti solo/a! Forza Mono!!!

Grupo de Apoyo a Mono



originale in spagnolo grupodeapoyoamono

Il compagno Cristóbal è tornato nello stesso piano e nella stessa cella in cui si trovava prima del pestaggio.

Dopo 5 giorni in cella d’isolamento, possiamo dire che il compagno ha ricevuto gesti di solidarietà da parte degli altri detenuti. Per questo, sta bene, si sta recuperando, fermo e con le convinzioni intatte nonostante la condivisione della quotidianità con i miserabili in uniforme.

I carcerieri annunciano che hanno avviato un procedimento interno per il pestaggio, per cercare ed identificare -si suppone- i carcerieri responsabili.
Come se un carcere di massima sicurezza con decine di telecamere nel corridoio non sappiano immediatamente chi sia stato.

Il Mono è tornato al regime “normale” di massima sicurezza, cioè ha diritto all’aria, ai colloqui ed ai pacchi.

La situazione non termina solo con la fine dell’isolamento, nemmeno con qualche improbabile o inesistente “punizione” dei carcerieri da parte della stessa istituzione; bensì ha a che vedere con la capacità di far sentire il nostro appoggio ai nostri compagni prigionieri e con i carcerieri che sappiano che essi non sono soli e che con essi non possono fare quel che vogliono.

Sono i gesti di appoggio quelli che non devono cessare!

Ad agitare e solidarizzare con tutti i compagni e le compagne prigionieri/e!

Grupo de Apoyo a Mono

Mer, 02/11/2011 – 22:38
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