[Cr] Libere di Scegliere Libere di agire - Presidio
LIBERE DI SCEGLIERE LIBERE DI AGIRE
L’attacco alla legge 194 “per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, norma di per sé già restrittiva ed interpretabile nei contenuti, è l’ennesimo affronto alla libertà di scelta di noi donne.
L’attacco al diritto di aborto avviene su più fronti; i consultori privati a sovvenzione pubblica aumentano, specie nella nostra regione, a discapito di quelli pubblici soggetti a tagli di fondi e personale.
Queste strutture, la cui apertura è stata ottenuta dopo anni e anni di lotte devono invece rimanere un punto di riferimento accessibile a tutte le donne che necessitano di informazioni e supporto psicologico, oltre che d’aiuto pratico in caso di bisogno.
Beceri personaggi e loschi individui si adoperano poi in campagne denigratorie atte a colpevolizzare e demonizzare l’aborto e chi lo richiede, promuovendo campagne deliranti con lo scopo di creare senso di colpa ed imbarazzo nella donna. Ma chi si deve vergognare, invece, sono proprio loro, che pretendono di avere capacità decisionale sul nostro corpo e surclassare la volontà individuale di ciascuna.
Alle imminenti elezioni ci sarà persino un partito politico il cui intento primo è quello di fare una moratoria sull’aborto; che il nostro corpo diventi strumento in clima elettorale per accaparrarsi voti e consensi è una cosa che ci indigna e ci fa incazzare. Pensiamo infatti che l’opposizione individuale all’aborto non deve tradursi nella privazione di un diritto acquisito da ormai 30 anni. Interrompere una gravidanza è una scelta individuale che esula da qualsivoglia pregiudizio personale/religioso, nessuno deve scusarsi nè tantomeno provare vergogna quando prende questa decisione , già di per sè non esente da traumi; difatti spesso è la condizione sociale ed economica vissuta che non permette alla donna di divenire madre, situazione questa diffusa tra le sfruttate, le precarie e tutte le migranti che vivono situazioni di disagio.
La pratica dell’obiezione di coscienza tra i medici negli ospedali pubblici costituisce un ostacolo vero e proprio all’esercizio del diritto di aborto e crea terreno fertile per il ritorno agli aborti clandestini.
Consce del fatto che i politici moralisti protagonisti di queste elezioni altro non sono che burattini nelle mani del Vaticano e schifate dal comportamento di chi si proclama promotore del Movimento per la Vita e poi è pronto a sostenere le guerre, CI OPPONIAMO CON DETERMINAZIONE AL RITORNO DI UNA MENTALITA’ REAZIONARIA E BACCHETTONA CHE VUOLE LA DONNA SEMPLICE PROCREATRICE ED IL SUO CORPO MERO CONTENITORE.
Lo stato e la chiesa ci hanno imposto un ruolo nella società, è giunta l’ora quindi, che ci sbarazziamo della loro tutela ed iniziamo a rivendicare la nostra libertà di scelta e d’azione.
Per tutti i motivi qui sopra citati, INVITIAMO TUTTE LE AMANTI DELLA LIBERA SCELTA A PARTECIPARE AL PRESIDIO DOMENICA 6 APRILE 2008 ALLE ORE 10.00 IN PIAZZA DEL DUOMO A CREMA per contestare Giuliano Ferrara, portavoce del Partito “Aborto? No grazie” che terrà un incontro presso il Municipio.
Libertarie Cremasche
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