[Ct] Avete ucciso Pinelli, non ucciderete la verità!

12/12/2008 - 21:00
12/12/2008 - 23:59

Venerdì 12 Dicembre ore 22.00

12 dicembre 1969 – Strage di Stato

A 39 anni dalla strage, ricordiamo i fatti del 12 dicembre attraverso la visione di due documentari :
- 12 Dicembre ( Pasolini, Fofi, Bonfanti )
- Tre ipotesi sulla morte di Pinelli ( E. Petri )

12 dicembre 1969 una bomba alla banca dell’agricoltura a Milano inaugura con 16 morti e 88 feriti la stagione delle stragi di stato. Di questo come dei successivi attentati ancora oggi la magistratura non ha accertato responsabilità. Nonostante tutto già 39 anni fa, le inchieste e il buonsenso di molti avevano individuato i colpevoli: gli esecutori sono i fascisti, il mandante è lo stato. Come il processo del G8 genovese ha recentemente dimostrato, lo stato non si può auto-condannare, la responsabilità di bombe sulla popolazione inerme (come di pestaggi e torture) è più che sufficiente a far crollare il senso stesso su cui lo stato si poggia. Nemici della cultura della delega e della gerarchia, non invochiamo aiuti superiori con cui saziare la nostra sete di giustizia in questo arido deserto. Quello che interessa è fare tesoro della storia per comprendere il presente, quello che ci preme è fermare le nefandezze che gli stati commettono ogni giorno; i migranti annegati nei nostri mari, le stragi sul lavoro, le vite spezzate dalle nostre bombe in paesi stranieri, morti nel silenzio generale, che non generano scandalo, figuriamoci riprovazione o qualsiasi reazione nell’opinione pubblica. Come non smuovono le coscienze nemmeno le prigioni per i clandestini, l’esercito per le strade, e tutta quella miriade di ordinanze e provvedimenti che restringono la nostra libertà, con l’assurda pretesa di farci sentire più sicuri. In una società dove viene premiata la diligenza e l’ossequioso inchino ai paradigmi dominanti, il consenso diviene una strada obbligata, mentre per chi si ribella non resta che indifferenza se non biasimo o odio.
Non è possibile allora dimenticare Pinelli, il cui assassinio ad opera delle forze dell’ordine rappresenta l’emblematica infamità delle istituzioni , come tutti gli altri compagni che hanno perso la vita nel portare avanti la propria lotta o come quelli detenuti in moltissime carceri in tutto il mondo, rei di avere alzato la testa di fronte ad un autorità spietata e sanguinaria.

Contro tutti gli stati e con Alexandros Grigoropulos nel cuore!

CSA AURO - AURO@AUTISTICI.ORG
VIA S.MARIA DEL ROSARIO 28

Mar, 09/12/2008 – 19:45
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