Emergenza aggressioni agli agenti, 7 picchiati in 48 ore

3 agosto 2009
Sette agenti penitenziari aggrediti, in meno di 48 ore, nelle carceri di Napoli e di Cuneo. Un fenomeno in crescita, denunciano le associazioni sindacali delle guardie, l’ennesimo segnale che conferma il crescere della tensione nei penitenziari italiani.
Solo negli ultimi tre mesi, gli episodi di violenza nei confronti dei poliziotti è aumentato del 50%, denuncia l’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria) e la percentuale sale ancora "vertiginosamente se il paragone viene fatto con il dato dell’anno precedente". "Ci aspetta un’estate calda - commenta Leo Beneducci, segretario dell’Osapp - . E le carceri stanno diventando sempre più l’esempio di come questo esecutivo e questo ministro della Giustizia "che non c’è" si trovino a non sostenere più la linea della legalità e dell’ordine pubblico".
Due aggressioni sono avvenute venerdì a Napoli. Una all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove un detenuto ricoverato per urgenza all’improvviso è andato in escandescenza: si è tolto gli aghi dalle vene e con quelli ha minacciato due agenti penitenziari, che erano in servizio di sorveglianza. L’altro episodio si è verificato al carcere di Poggioreale dove un detenuto ha rotto il setto nasale a un agente.
Altre due aggressioni sono invece avvenute nel penitenziario di Cuneo, dove nella mattinata di ieri, nel corso della perquisizione ordinaria nel reparto isolamento, due agenti sono stati aggrediti violentemente da un detenuto di nazionalità magrebina: il primo ha un giorno di prognosi per contusioni ed ecchimosi, il secondo 20 giorni di prognosi per la distorsione della clavicola della spalla destra. Poco dopo, rinchiuso nella cella del reparto, il marocchino ha colpito altri due agenti.
Episodi che arrivano in conclusione di una lunga serie di aggressioni avvenute, negli ultimi giorni, nelle carceri di Benevento, Torino, Lecce e Milano "San Vittore". "Ci vogliono interventi immediati, la situazione è incandescente", denunciano dal Sappe, altro organo di rappresentanza sindacale degli agenti di polizia. Che contesta anche la decisione del Dap di convocare per il 6 agosto, una riunione con i rappresentanti sindacali per la "Gestione dell’emergenza estiva". Una convocazione che arriva "troppo tardi - per il Sappe -. Se si voleva ragionare sulla gestione dell’emergenza carceri in estate, questa riunione andava fatta a maggio, per mettere in campo tutti gli strumenti preventivi necessari".
Tratto dall'Avvenire

Dom, 09/08/2009 – 11:24
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