Informa-azione sotto osservazione

ferrara anarchici

fonte: ilrestodelcarlino

Ferrara, 16 aprile 2009 - Istituzioni, partiti, banche, agenzie interinali, redazioni giornalistiche. Politici con tanto di foto, indirizzi di casa e recapiti telefonici, sindaco e presidente della Provincia. E ancora poliziotti, carabinieri, finanzieri. "Bersagli", o peggio ancora "pericoli da colpire con la maggiore forza e determinazione possibile". Una vera e propria black list, una lista nera lunga 23 pagine, scaricabile dal sito www.informa-azione.info, da tempo tenuto sotto stretta osservazione dalla Digos.

Come Qui, Quo Qua e il Manuale delle Giovani Marmotte. Ovverossia: piccolo prontuario del perfetto anarchico. Solo che questi dei malestri ne hanno fatti: rivendicazioni di piccoli ‘attentati’, striscioni, presunti lanci di bombette molotov. "Ferrara: chi non può scansare i pericoli...li affronti!" è la frase che avvisa i naviganti. Perché di internet parliamo, e su internet il manualetto fa bella mostra di sè. "Tutti contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione", si legge ancora. E allora accontentàti: da via del Salice a un assalto alla polizia postale, fino all’analisi certosina dei politici locali, il web custodisce la mappa dell’anarchia made in Ferrara. Trascriviamo parte del libriccino: avvertimento, alcuni passi sono agghiaccianti e già al vaglio degli inquirenti. Due persone, un ragazzo e una ragazza sono già state identificate e indagate.

"Queste pagine che stai sfogliando vogliono essere semplicemente, senza troppi giri di parole né ipocrisie, un modesto contributo alla lotta che, in alcuni luoghi, già divampa e che ovunque può nascere — si legge —. Anche a Ferrara, per quanto possa sembrar strano ed utopico. Queste ‘pagine bianche selezionate’ si propongono d’aiuto a chiunque, ferrarese o ‘turista’, debba scegliere un bersaglio in questa città. Perché di questo fondamentalmente si tratta... Di bersagli. Oltre che di pericoli. Di strutture o uomini del potere, da colpire con la maggior forza e determinazione possibile. Se qualcuno si dovesse chiedere il perché, non ce n’è soltanto uno. Le ragioni dell’attacco, del conflitto permanente sono molteplici».

I "bersagli" vengono suddivisi in cinque elenchi. Il primo riguarda le Istituzioni: si parte con vie e numeri telefonici di Camera di commercio, Carabinieri (di città e di sei stazioni), carcere, Comune, Vigili giurati, Croce rossa, Curia, Aeronautica, Finanza, Polfer, PolPosta, Digos e Questura, Municipale, tribunale e procura, Provincia, Regione, provveditorato. Accanto ai corpi di polizia ci sono le generalità di comandanti, dirigenti, ispettori, assistenti. Si fanno nomi e cognomi di questore, colonnelli, sindaco e presidente della Provincia.

Ma ancor più agghiacciante è il secondo elenco, quello dei Partiti. Si comincia da An con via, mail e telefono del gruppo. Si passa a nomi e foto: in cima c’è la faccia del presidente Cimarelli seguita da quelle di Balboni, Brandani e Malaguti. Del Pd (con tutte le sedi locali) ecco Vitarelli e Sateriale, di Forza Italia Masotti, Dragotto, Perazzolo e Saini, di Rifondazione Irene Bregola e Kiwan Kiwan. Non mancano la verde Diolaiti, il socialista Alberti, gli Udc Menegatti e Mezzogori, il leghista Cavicchi, e nemmeno i civici Rossi, Benini, Tavolazzi e Barbieri.

Arriviamo all’elenco numero 3, Sindacati, associazioni e media. Qui ecco Arci con il presidente Roversi, Arpa, Ascom, Cgil, Cisl e Uil, Confindustria e Ugl. Nemmeno i media vengono estromessi, dal Carlino alla Nuova Ferrara e Telestense. La sterminata lista prosegue con l’elenco 4, Agenzie interinali. Ad inaugurare è Adecco Italia, chiude in ordine alfabetico Vedior di corso Giovecca. Ben più corposo è l’ultimo sforzo: l’elenco 5, Banche. Non manca nessuna, dall’Antonveneta a Carice e Carife, dalla Cr Firenze alla Fideuram, dall’Unicredit alla Popolare di Ravenna.

La piccola guida "dedicata ai ferraresi e ai ‘turisti’ zelanti in cerca di svago" procede, facendo riferimenti a veri e propri episodi nazionali e ideologici: "Il nostro accorato appello è questo: agisci! Se lo vuoi è più facile di quel che credi!", si legge ancora. Tanto che poi vengono elencati alcuni fatti: da perquisizioni a striscioni issati in Municipio, da distribuzioni di volantini al caso di via del Salice. "Le informazioni qui pubblicate — è scritto — hanno il solo scopo di fornire uno sguardo sulle lotte antiautoritarie, libertarie, animaliste ed ecologiste in giro per il mondo. Riteniamo che ogni individuo possa essere in grado di elaborare queste notizie per costituire un proprio pensiero critico sull’eterogenea realtà delle lotte e darvi il proprio contributo".

Gio, 16/04/2009 – 13:24
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