Repressione contro la campagna STOP HLS
Una riflessione dalla Gran Bretagna... ed una dall'Italia
17 attivisti/e, la maggior parte dopo aver subito perquisizioni in casa, sono stati accusati/e di danni e minacce nei confronti di Huntingdon Life Sciences. Dovranno affrontare a questo punto alcuni tra i maggiori processi intentati contro persone che fanno parte del movimento animalista. Ricordiamoci che queste persone hanno avuto ed hanno tutt'ora una parte vitale e significativa nel tentativo di porre fine alle torture all'interno di HLS. Si sono battuti per non vedere più gli animali dietro a quelle sbarre ed ora rischiano anche loro di finire dietro altrettante! Nel frattempo HLS continua a squartare animali, ad aprirgli il torace quando sono ancora vivi, a picchiare violentemente i beagles ed a sbatterli contro il muro, ad inoculargli sostanze velenose... una lista infinita di avvenimenti... che tutt'ora continuano. Questa è un'evidente testimonianza che la campagna procede in maniera significativa. Impegnarsi così tanto ad arrestare o tentare di accusare gli/le attivisti/e dimostra chiaramente il disperato tentativo del governo e di HLS di proteggere lo sporco mercato perpetrato attraverso la vivisezione. Non possiamo metterci ad aspettare ed attendere che HLS chiuda i battenti da solo, non lo farà, per farlo c'è bisogno di ognuno di noi! Le persone accusate sono sottoposte a forti restrizioni e non gli è permesso di prendere parte neanche ad una minima protesta contro HLS e i suoi complici nè di pubblicare degli scritti o dei volantini... All'interno di HLS ovviamente sono contenti di ciò, immaginando che queste persone non potranno più prendere parte alla lotta per chiuderlo definitivamente. Ognuna di queste persone invita gli/le attivisti/e ad andare avanti, a non fermarsi! A protestare contro HLS, i suoi clienti e i suoi fornitori. Non è solo per loro che è necessario farlo, ma anche per libertà di espressione e per opporsi alle torture sugli animali! In questo preciso istante mentre state leggendo degli animali vengono uccisi, infatti ogni 3 minuti dentro HLS un animale muore, solo, in lenta agonia... Tenetevi costantemente aggiornati sulle proteste in Italia ed all'estero, prendete parte alla lotta! tratto da: www.shac.net
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Desideriamo inoltre aggiungere una riflessione a quanto espresso sopra dagli/dalle attivisti/e inglesi. Un nostro pensiero particolare, solidale ed unico va a M., un ragazzo di Milano attivista che si è sempre dedicato alla lotta contro HLS così come a tante altre lotte inserite in un contesto di liberazione umana, animale e della Terra senza compromessi. Al momento M. si trova agli arresti domiciliari per altri motivi. Questi motivi non ci interessano, ci importa invece trasmettere che siamo vicini/e a lui e che continueremo anche per lui, sappiamo che sarebbe il primo a dircelo. Attendiamo di riaverlo presto, prestissimo, tra di noi, per continuare insieme, come abbiamo sempre fatto!
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'STOP HLS', la nuova campagna per chiudere Huntingdon Life Sciences!
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