[To] L'architettura del Desiderio
Il progetto architettonico di una civiltà situazionista.
Presentazione del libro La nuova Babilonia con l'autore, Leonardo Lippolis.
Nell'immediato secondo dopoguerra il Capitale aveva impostato la sua ristrutturazione su una riorganizzazione capillare della vita quotidiana delle persone: le città dovevano essere riprogettate dagli urbanisti e vissute dalle persone in funzione dei quattro bisogni utilitari del lavorare-consumare-circolare-abitare. Su questa imposizione psico-fisica di massa si è andata strutturando l'odierna società dello spettacolo, con il suo portato di isolamento, alienazione, nonsenso, apatia. L'Internazionale situazionista non si è limitata a cogliere e denunciare questo processo degenerativo mentre era in atto, ma ha tentato di lanciare una controffensiva pratica che riuscisse a invertire la rotta sperimentando un uso antiutilitario e ludico dello spazio e del tempo della città, e invitando le persone a autocostruire e autogestire spazi, ambienti, architetture e situazioni.
Oggi che la recente rivolta delle banlieues ha dato ragione alla critica dell'urbanistica neocapitalista formulata allora (" privilegiati delle città dormitorio non potranno che distruggere" scrivevano profeticamente i situazionisti nel 1961 quando quelle nuove città-prigioni erano in costruzione), quell'eredità ha ancora un' attualità propositiva da sperimentare nelle città di oggi?
Ad El Paso Occupato
Via Passo Buole 47
Torino
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