Cernobbio 2009 - Forum Ambrosetti: mercanti di crisi

FORUM AMBROSETTI: MERCANTI DI CRISI

Anche questo settembre a Cernobbio, presso Villa d’Este, The European House-Ambrosetti organizza l’ormai consueto forum di consulenza alle organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali durante il quale personaggi dell’economia e della politica si ritrovano per concordare e decidere le linee guida della politica economica.
Senza nessuna delega, ma solo contando sui loro privilegi e sulle loro autorità, questi personaggi da più di 30 anni si arrogano il diritto di concordare strategie economiche che puntualmente si tramutano in guerre, imperialismo e sfruttamento.

Cosa avranno avuto da dirsi ad esempio Dick Cheney, vice presidente americano e Franco Frattini? Forse parlare della prossima impresa militare congiunta italo-americana? Oppure, il ministro dell’università Gelmini, bevendo un caffè con il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, sarà stata in grado di decidere come trasformare definitivamente l’università secondo un modello prettamente aziendale? Oppure il segretario della Cgil Epifani, parlando con l’Amministratore delegato della The Coca-Cola Company, avrà forse suggerito un modello contrattuale più tutelativo nei confronti dei lavoratori?

Questo per quanto riguarda il 2008. Ma nelle precedenti riunioni di questa lobby hanno partecipato alla sfilata degli impresentabili, personaggi del calibro di Silvio Berlusconi, Henry Kissinger, Luca Cordero di Montezemolo, Romano Prodi, “sua santità” Joseph Ratzinger ecc…

2009. Anno di crisi economica mondiale, la Ambrosetti si ostina a chiamare il suo workshop con il suggestivo titolo: Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive. Sentire parlare di strategia competitiva come soluzione a quella che sembra essere la più grande crisi del capitalismo ci lascia molto perplessi. Gli stessi che hanno sempre guadagnato per mezzo di questo sistema, gli stessi che hanno inventato strumenti finanziari di ogni tipo per creare ricchezza dal nulla, ora propongono le ricette per uscire da questa situazione, preoccupandosi che a farne le spese siano sempre le fasce più deboli della società private anche del più minimo stato sociale, e sempre più precarizzate e ricattabili.

A settembre andrà in scena ancora una volta il loro teatrino. Sta a noi,studenti, lavoratori, immigrati, precari, disoccupati fare in modo che la loro voce non sia l’unica e che il nostro futuro non dipenda dalle loro decisioni!

LA VOSTRA CRISI, LA NOSTRA RABBIA!


Gruppo Politico Territoriale –Como-
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Gio, 23/07/2009 – 23:18
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