Piemonte - Resoconto settimana antinucleare

Per fare il punto sulla mobilitazione antinucleare in Piemonte

La prima settimana di febbraio, si è dato inizio ad una mobilitazione antinucleare diffusa sul territorio, con lo scopo di rilanciare l'opposizione all'avanzata di tale nocività. Una mobilitazione che, sulle tracce di una serie di iniziative informative che dal luglio scorso si sono susseguite in varie zone della penisola e di alcune riunioni a livello nazionale in ambito anarchico, intende sviluppare un insieme di argomentazioni che superino la posizione puramente ecologista o salutista di critica alla produzione nucleare in campo bellico e civile, e che mettano in discussione il modello stesso di società fautore della scelta atomica.
Molteplici sono gli aspetti che, a nostro avviso, è necessario prendere in considerazione nello sviluppo di una critica al nucleare puntuale ed articolata: si va infatti dall'irreversibilità delle conseguenze causate da tale scelta produttiva alle intrinseche pericolosità e nocività degli impianti ad essa preposti, dalla militarizzazione del territorio alla speculazione economica e politica della mafia dell'atomo e del cemento, ecc.
Il punto focale è l'opposizione al modello di sviluppo tecnologico/industriale per il quale il nucleare è un ulteriore strumento di autoconservazione e rafforzamento.

Le proposte della settimana sono state di diverso genere: in Piemonte abbiamo proposto vari momenti informativi, come volantinaggi con esposizione della mostra “Una volta per tutte” e, in alcuni casi, proiezione del video “Nuclearmente” che ci hanno portato al politecnico di Torino, a Cuneo, Venaria, Pinerolo, Ivrea, al presidio No Tav di Susa e a Trino Vercellese.

Con lo scopo di allargare il campo delle riflessioni e degli argomenti a cui fare riferimento nella critica al nucleare, ed anche per prendere in considerazione prospettive e metodi su cui costruire i nostri interventi futuri contro tale nocività, abbiamo anche proposto due momenti di dibattito su temi quali le connivenze fra TAV e nucleare, alcune esperienze di lotta antinucleare negli anni 70/80, la situazione di Marco Camenisch, ribelle antinucleare prigioniero dello Stato svizzero.

Oltre a questo, diversi striscioni e scritte contro il nucleare sono comparsi di notte nella città di Torino ed in provincia, alcune aziende legate al progetto nucleare si sono ritrovate con le porte chiuse da catene/lucchetti/acciaio liquido, ed un convegno al politecnico di Torino di propaganda pronucleare (con relatori dell'ENEA e del progetto ITER, fusione nucleare) è stato salutato da scritte e striscione nell'atrio dell'Aula Magna.

L' idea del gruppo, che si è dato come firma “Assemblea contro il Nucleare Piemonte”, è di portare avanti una critica al nucleare che non si ponga limiti sul come e sul dove, ma che sia la più articolata e costante possibile. Consideriamo parimenti importante svolgere un ruolo informativo nei confronti della popolazione che al momento non si pone il problema o è abbagliata dalla pubblicità pro-nucleare che diffonde lo Stato con tutti i mezzi di cui dispone (scienzati, mass-media, incentivi e compensazioni, promesse di posti di lavoro, ecc.) e un'attività di disturbo nei confronti delle varie aziende, enti politici, economici e di ricerca, che complottano per rendere l'imposizione del nucleare un dato di fatto.

Ovviamente ci auspichiamo che la mobilitazione cresca e si radichi rivelandosi un possibile referente per gli interventi di quanti prenderanno l'iniziativa di opporsi al nucleare, o a qualunque altra nocività, in prima persona senza più delegare il proprio cammino a nessuna istituzione o partito.

Assemblea contro il Nucleare Piemonte

Ven, 19/02/2010 – 18:09
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione