San Precario va ai referendum.

Crediamo che nei referendum del 12 e 13 giugno prossimi ci siano due piani che si intersecano.

Il primo è quello sostanziale: da sempre sosteniamo che la precarietà sia ormai una condizione pervasiva ed esistenziale e non già solo lavorativa, ma legata ad aspetti quali la mobilità, i territori, la casa e gli affetti.

Di conseguenza, abbiamo sempre rivendicato diritti generalizzati legati anche all’accesso ai beni comuni.

Per questo l’idea stessa che un bene assolutamente primario e irrinunciabile come l’acqua diventi fonte di profitto ad appannaggio di soggetti privati per noi è semplicemente inaccettabile.

Il secondo piano è quello formale: troviamo vagamente irritante che, in questa repubblica delle
banane in cui l’arroganza populista del potere si riempie sempre la bocca di parole quali “volontà popolare”, quello stesso potere faccia di tutto per sabotare una delle rare occasioni in cui ci può essere un’espressione diretta di tale volontà, senza mediazioni.

San Precario dunque va ai referendum e si impegna a sostenere tutte le reti della società civile che sono impegnate in questa battaglia.

Vota 4 sì.

Un'immagine diffusa dalla Rete Viola per invitare la cittadinanza a votare sì ai 4 referendum

NariocaPress alias San Precario. Ovvero il Santo dei Precari vi ha fregato ancora una volta!

Narioca Pres (s) – la nuova casa editrice contestata da San Precario al salone del libro in quanto presentava il volume ‘Perché la precarietà ci salverà’ scritto da un accanito ultraliberista – non è altro che l’anagramma di San Precario. Tutto finto: la casa editrice, il libro, l’autore, il sito web, il catalogo, l’ufficio stampa. Finta anche la contestazione che ha rappresentato l’apice di una serie di azioni di informazione e disturbo nelle giornate della kermesse. Finto anche lo stand ma vere le case editrici con cui abbiamo preso lo stand: Bepress, OmbreCorte, AgenziaX .

Chiudendo con un vero tocco finale d’autore: la presentazione, in luogo della immaginaria opera ultraliberista, del secondo numero dei “Quaderni di San Precario”, rivista di critica giuridica, economica e sociale.

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San Precario 16° Personaggio

Torino, XXIV Salone Internazionale del Libro, 12-16 Maggio 2011-05-09 Memoria. Il Seme del Futuro

L’ apoteosi della precarietà
SAN PRECARIO 16° PERSONAGGIO

15 sono i personaggi italiani scelti dai curatori della mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri: ‘Protagonisti il cui pensiero – e in molti casi la stessa ‘vita esemplare’ – ha travalicato il confine della pagina letteraria ed è diventato matrice dell’identità di noi italiani d’oggi’, organizzata per questa edizione del salone del Libro.

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L’eccezione che conferma la regola: votiamo per Mirko Mazzali

Lo ribadiamo: per cambiare la situazione in cui viviamo non esistono scorciatoie, dobbiamo organizzarci in una massa critica capace di spingere le rivendicazioni necessarie a liberarci dalla precarietà. I pilastri su cui costruire questa proposta politica per noi sono da sempre la ramificazione sul territorio dei punti san precario, agenzie di conflitto e complicità fra gli atipici, la cospirazione precaria, il reddito, i diritti e la cittadinanza per tutti e tutte.

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Occupare la California. Giovedì 12 maggio

Medionauta, via Confalonieri 2, Milano (zona Isola)
Giovedì 12 maggio alle 21

Diversamente Strutturati, Serpica Naro e San Precario presentano:

Una conversazione sull’onda di occupazioni e scioperi che ha stravolto le università della California colpite dalla crisi e dai tagli di Schwartzenegger. L’incontro tra il movimento delle occupazioni di Berkeley e Santa Cruz e gli spazi culturali di Los Angeles ha creato nuove risposte politiche e culturali alla precarietà e alle privatizzazioni.

Le scintille che hanno assediato la fortezza dell’università hanno acceso approcci creativi all’organizzazione dei movimenti. Studenti, ricercatori e lavoratori dell’industria culturale hanno partecipato alla reinvenzione dei linguaggi della protesta. Un attivista losangelino di Occupy Everything e responsabile del Journal of Aesthetics & Protest racconterà la California delle occupazioni e il futuro dei suoi movimenti.