Le (nuove) minchiate di M’I(n)chino

Sappiamo che numerose sono le imprese che chiudono in seguito alla crisi o con la scusa della crisi economica. La maggior parte sono di proprietà multinazionale. Ecco alcuni esempi, tra i numerosi:  Alcoa (Usa), Nokia-Siemens (Finlandia-Germania), Glaxo Smithkline,… E’ dal 1990 che buona parte del patrimonio produttivo italiano è stato acquisito da capitale straniero. Basti pensare all’industria alimentare, a quella chimica-farmaceutica, all’industria degli elettrodomestici, dei macchinari: tutti settori, che negli del dopoguerra avevano fatto la fortuna dal capitalismo italiano. E’ oramai assodato che l’Italia industriale entra a far parte della filiera produttiva globalizzata con il ruolo subalterno di subfornitrice, non in grado di influenzare le scelte strategiche e tecnologiche dell’elite mondiale (con forse la sola eccezione della Fiat, se l’affaire Crysler darà i risultati sperati).

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Cartoline dalla cina #5

Google: non solo motore di ricerca

Secono molte indiscrezioni, in settimana si consumerà il destino di Google in Cina. Sembra vicino il suo definitivo oscuramento: la Cina nonha bisogno di Google.

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Oscenica Precaria

WORKSHOP CON IL GRUPPO CHAINWORKERS, LA RETE UNIVERSIPRECARI E I LAVORATORI PRECARI DEL PICCOLO TEATRO

locandinaOscenicaPrecariaLunedi ore 14:00 – Aula 110
@ Accademia di Belle arti di Brera, Viale Marche 71 (Brera 2)
sesto incontro del laboratorio d’autoformazione OPEN SOURCE E INDUSTRIA CREATIVA

Dopo lavorama e Re-Open Day è arrivato il momento di mettere in scena i racconti.
Partecipa alla costruzione delle scenografie per il fotoromanzo.

Costruiremo e allestiremo insieme le scenografie per la creazione di uno o più fotoromanzi brevi che vogliono rappresentare aneddoti ed episodi emersi durante gli incontri “Lavorama” e “Re-Ope day”. Racconti che con ironia tratteranno la condizione degli studenti, gli studenti lavoratori, e i lavoratori precari dell’industria creativa.

Workshop composto da 4 incontri che saranno un laboratorio di indagine in cui si ap-
profondiranno le arti grafiche, realizzazione di fotoromanzi e scenografie con l’aiuto di profes-
sionisti del settore. Cercheremo di mettere in contatto due realtà troppo separate, gli studenti che hanno avuto esperienze nel mondo lavorativo e artistico e gli studenti che sono all’interno dell’accademia.

Immagina che lavoro – immagina che politica

La Libreria delle donne di Milano organizza un ciclo di incontri aperti a donne e uomini che vogliono discutere i contenuti dell’ultimo Sottosopra. Cinque momenti di approfondimento e confronto per valutare le possibili conseguenze politiche del Manifesto. Parteciperemo al primo di questi:

SABATO 23 GENNAIO – ORE 17.30
Milano, Libreria delle donne, Via Pietro Calvi 29
CAMBIARE L’IDEA DI LAVORO:
A CONFRONTO CON PRECARIE INTERMITTENTI AUTONOME Prosegui la lettura »

Il contratto unico… precario by Boeri & C.

La riforma del Welfare targata Boeri, che piace tanto alla pseudosinistra

Da cinque anni a questa parte l’insicurezza di reddito è diventata di moda. Il tabù di un tempo, guai a parlare di precarietà, è diventato trendy ed è tutto un fiorire di libri, articoli, film, opere teatrali che trattano dell’argomento.
Finchè si tratta di operazioni commerciali non meritano risposte. Troppo il disgusto per chi traveste il marketing di ipocriti ‘scopi sociali’. Ma quando la paura del futuro e la competizione per il reddito, riguarda milioni di persone e a scriverne sono economisti del calibro del professor Tito Boeri, una risposta è d’obbligo.
Non fosse altro perché l’esimio docente della Bocconi, nonché editorialista della Repubblica, coordinatore del sito www.lavoce.info, è tenuto in grande considerazione da tutti quei soggetti politici e sindacali che ancora si sforzano di definirsi ‘riformisti’ o addirittura di ‘sinistra’. Le sue proposte trovano estimatori nella segreteria nazionale Cgil.
Il maggior pregio di ‘Un nuovo contratto per tutti’ di Boeri e Garibaldi, edito nel 2008 da Chiarelettere editore, è quello di svelare quali siano le idee di riforma del lavoro di un’ampia area delle elites italiane che puntualmente si tramutano in leggi, contratti e scelte di politica economica.

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