Un Welfare per la Vita
Siamo studenti, precarie, creativi, operai, migranti, siamo la generazione che paga la ricchezza d'Italia e che dall'Italia riceve solo briciole a progetto.
Siamo quelli che producono i denari che diventeranno i bonus dei manager, gli utili delle imprese, gli stipendi dei parlamentari, le pensioni di tutti.
Siamo la generazione senza futuro, snobbata e derisa; usa e getta per gli imprenditori, bambocciona per la società.
Licenziati, cassaintegrati, non rinnovati, semi-rinnovati, peggio-rinnovati, siamo noi che stiamo pagando durissimamente la crisi.
E mò basta! È venuto il momento di voltare pagina.
Vogliamo un nuovo welfare che garantisca continuità di reddito, diritti e cittadinanza.
Vogliamo una casa degna di questo nome in cui vivere, senza genitori, nonni, prozii, antenati attorno.
Vogliamo scegliere il lavoro, rifiutando le marchette, i servizietti, le proposte indegne di aziende ingorde, furbe e bastarde.
Vogliamo muoverci nelle città e fra le metropoli in modo sostenibile. Aneliamo accedere alla cultura, ai saperi, alla formazione e alle
tecnologie della comunicazione, perché per costruire un'esistenza che non sia segnata dalla paura è necessario conoscere, saper comprendere.
E non abbiamo paura di questi imprenditori d'accatto, di questi politici ruffiani e dell'informazione venduta che li sostiene.
Abbiamo le idee chiare: per combattere la precarietà, per unire le generazioni serve un nuovo welfare, serve un'idea nuova di civiltà.
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