pubblicato il 9.05.10
In piazza c'è Casa Flop: pochi neofascisti a Roma ·
OGGI ACCADRA'. In piazza c'è Casa Flop: pochi neofascisti a Roma
Giuliano Santoro
[7 Maggio 2010]
Poche centinaia di estremisti di destra in piazza a Roma per la «manifestazione nazionale» di CasaPound e del Blocco studentesco. Il «fascisti del terzo millenio» falliscono alla prima prova della piazza.
Mesi di preparazione, sparate mediatiche, manifesti aulici, appelli trafelati e slogan fascistoidi per un flop clamoroso. La «manifestazione nazionale» di CasaPound e della sua organizzazione Blocco studentesco si è rivalata un fallimento: qualche centinaia di «fascisti del terzo millennio» hanno occupato a fatica �?? disponendosi radi e sprecandosi in bandieroni e fumogeni per dare un segno di vita �?? un pezzo di piazza della Repubblica. Dall�??altra parte di via Nazionale, almeno duemila antifascisti riempivano piazza Santi Apostoli.
Chi conosce la geopolitica del rancore dei gruppuscoli della galassia dell�??estrema destra aveva previsto che CasaPound, alla sua prima vera manifestazione di piazza, avrebbe deluso. Fino ad ora i neofascisti si erano limitati, oltre che a campagne aggressive contro studenti e antifascisti, ad azioni simboliche di «squadrismo mediatico» [scimmiottamento della «guerriglia comunicativa» dei movimenti], ad attacchinaggi selvaggi e alla produzione in serie di tshirt con slogan mutuati dal ventennio. Ieri, con sprezzo del ridicolo, i dirigenti del gruppo avevano annunciato «Saremo cinquemila». Alle 12, nei forum di CasaPound si riconosceva a mezza bocca «Siamo circa duemila». Poi sono arrivati i racconti di chi ha visto la manifestazione: «Sono cinquecento, non di più».
Dall�??altra parte, a piazza Santi Apostoli, assieme ai centri sociali e ai partiti della sinistra, c�??erano gli studenti delle scuole superiori e delle università, che questa mattina erano andati al ministero dell�??istruzione di Trastevere mostrando una foto dell�??incontro tra Maria Stella Gelmini e i dirgenti del Blocco studentesco. «Siamo qui per ricordare che CasaPound è funzionale ai tagli alla formazione e alle politiche antisociali del governo», hanno spiegato. C�??erano anche quelli del «popolo viola»: «Chiediamo a tutti i cittadini democratici di vigilare e denunciare �?? affermano i viola �?? documentandolo anche fotograficamente, su ogni atto di apologia del fascismo che si verifichi durante la manifestazione». «I �??fascisti del terzo millennio�??, come amano essere chiamati, hanno definito infami i partigiani minacciando di �??distruggere�?? chi li attacca», sottolinea invece la parlamentare del Pd Ileana Argentin. E Fabio Nobile del Pdci ha ricordato che quelli di CasaPound «inneggiano a Salò, al ventennio, al duce e che fanno manifesti con le squadristi del �??22 definendoli la squadra del cuore».
Ma, il flop della manifestazione neofascista non è solo numerico, è anche politico e comunicativo. Fin dalla sua comparsa, CasaPound ha cercato di sottrarsi dal ghetto dell�??estrema destra, facendo sfoggio di iniziative culturali ambigue e parole d�??ordine che cercano di riesumare il fascismo più «rivoluzionario» delle origini. Ma questa operazione, cui qualche mente illuminata ha abboccato, è completamente fallita grazie alla costante opera di denuncia e informazione che i movimenti sociali hanno portato avanti in questi anni. Tutti i giornalisti, anche i più distratti, non hanno potuto fare a meno di notare che si tratta di «neofascisti». Un impianto che si voleva teorico e che è stato quantomeno propagandistico, quello che risale alle velleitarie «terze posizioni», è stato sbugiardato clamorosamente. In piazza della Repubblica, a Roma, c�??erano i fascisti: tutti hanno dovuto ammetterlo. Non era una manifestazione «normale», magari di giovani un po�?? esuberanti: trattavasi di neofascismo, di un movimento estremista che costruisce la sua nicchia lucrando sugli effetti peggiori del tele-populismo berlusconiano. E il fatto che, nonostante gli appoggi del partito di governo, l�??estrema destra non riesca a uscire dalla sua nicchia, è una buona notizia per tutti.
http://www.carta.org/campagne/diritti+civili/19509