pubblicato il 7.09.13
�? ora di riaprire l�??inchiesta sulla Uno Bianca! ·
�? ora di riaprire l�??inchiesta sulla Uno Bianca!
�? certo sorprendente come i media di regime, a cominciare dal «Resto del Carlino», non siano riusciti a menzionare la vicenda della Uno Bianca dinanzi all�??arresto del vicequestore Giovanni Preziosa che in quella vicenda ebbe un ruolo dubbio o comunque indefinito.
Fatto sta che il fascistoide vicequestore Preziosa, di cui «Umanità Nova» ebbe a scrivere nel 1999, senza tema di smentite o di querele, «Giovanni Preziosa, ex picchiatore di compagni e manifestanti, ex amico di Roberto Savi [il capo della Uno Bianca]», è stato arrestato perché indagava sì, ma �?? scrive il «Corriere» �?? «al soldo degli indagati»�?�
Un altro neofascista, Massimiliano Mazzanti, ha scritto anni fa un libro sulla Uno Bianca per negare che fosse una banda di fascisti e per difendere proprio l�??amico «dottor» Preziosa. La tesi del suo libro è semplice. �? quella già espressa a caldo da Fabio Savi: «Cosa c�??è dietro la Uno bianca? Dietro la Uno bianca ci sono soltanto i fanali, il paraurti e la targa». Nessuna ideologia, nessun retroscena, nessun mandato informale dall�??alto. Solo armi e soldi.
Nessuno ormai ricorda quella ridicola farsa che si consumò nella primavera del 1995 quando l�??allora magistrato Antonio Di Pietro arrivò a Bologna, stette tre ore in Questura e la «ripulì» sostenendo che non vi era né un terzo livello, né un burattinaio occulto, né una matrice ideologica della banda della Uno Bianca, e ripulendo pure il «dottor» Preziosa che indagava su quei crimini ed era amico stretto dei fratelli Savi�?� Anche allora «al soldo degli indagati»?�?� Comunque sia, verso l�??una Di Pietro entrò in un ristorante e mangiò a quattro palmenti. Aragoste, si disse.
Non s�??indagò nemmeno sullo «strano» suicidio di un poliziotto di Bologna, Cladio Bravi, avvenuto nel 1987 a Loiano. L�??uomo, che abitava allora non lontano dalla residenza di Fabio Savi, s�??era sparato alla testa. Era addetto alla decrittazione di messaggi riservati. Prima di morire avrebbe detto ai familiari: «Voglio andarmene in Inghilterra, sto scoprendo cose che mi spaventano».
Per noi la Uno Bianca è l�??ultimo capitolo della strategia della tensione ed è una vicenda dai chiari tratti neofascisti. Né è un caso che neofascisti siano stati i difensori del «dottor» Preziosa, da Mazzanti ad Enzo Raisi che lo impose come assessore alla «sicurezza» nel 1999.
Senza verità e giustizia, la pace sociale è solo una menzogna. Si possono dare tutte le medaglie d�??oro che volete ai morti, ma quel sangue pesa ancora sullo Stato e sulle istituzioni ipocrite di questa città.
Riaprire l�??inchiesta sulla Uno Bianca è l�??unica medaglia che quei morti meriterebbero!
http://staffetta.noblogs.org/post/category/general/