pubblicato il 17.10.13
Grecia: scoperti gli arsenali di Alba Dorata ·
Ventuno armi da fuoco tra fucili e pistole, di cui 13 non registrate, sono state scoperte e sequestrate la scorsa notte dalla polizia in casa dell'uomo d'affari latitante Anastasios Pallis, nella località di Voula a Sud di Atene, nell'ambito delle indagini sulle attività del partito nazista ellenico Chrysi Avgì (Alba Dorata) e le sue fonti di finanziamento occulte. Pallis è già ricercato per precedenti accuse di tentata estorsione, riciclaggio e frode bancaria ed ora anche perché sospettato di aver procurato armi e munizioni ad Alba Dorata. La perquisizione in casa di Pallis é stata condotta dopo che un suo ex collaboratore, l'ufficiale dell'esercito britannico in pensione Edward Pringle-Stacey, aveva rivelato alla polizia che l'uomo d'affari era in possesso di circa 4.000 armi - tra cui anche fucili d'assalto AK-47 ed M-16 - che potevano avere collegamenti con membri del partito di estrema destra. Oltre alle armi da fuoco, in due appartamenti di Pallis perquisiti la polizia ha trovato 60 coltelli e due pistole 'Taser' che emettono scariche elettriche ad alta tensione, ricetrasmittenti, apparecchiature per intercettazioni, mirini, puntatori laser, numerosi telefonini e schede sim. Secondo le forze dell�??ordine altre armi e attrezzature riconducibili agli arsenali dei nazisti potrebbero essere nascoste in un container di proprietà di Pallis e da tempo abbandonato alla dogana ma stranamente non ancora aperto e controllato. Pallis formalmente è un armatore, e recentemente è diventato il principale azionista del più diffuso giornale domenicale ellenico, Proto Thema, da sempre schierato ferocemente contro la sinistra.
Le indagini su Alba Dorata e la sua rete criminale continuano mentre ieri la stragrande maggioranza dei deputati di Atene, con 247 voti su 300 totali, hanno deciso di revocare l'immunità parlamentare a sei eletti di Alba Dorata, accusati di essere i mandanti e gli organizzatori delle aggressioni, degli omicidi, delle estorsioni alle quali si dedicano gli squadristi di estrema destra. Sotto accusa Ilias Panagiotaros, Ilias Kassidiaris, Panayiotis Iliopoulos, Efstathios Mpoukouras, Giorgos Germenis e Chrysovalantis Alexopoulos. Tre dei parlamentari sono accusati di associazione a delinquere, altri tre di reati minori. Intanto la Corte suprema ha chiesto di poter processare Panagiotaros e Kassidiaris per un�??aggressione nei confronti del sindaco di Meligalas, cittadina del Peloponneso, durante un suo discorso in ricordo delle vittime dei nazifascisti e delle battaglie dei partigiani della zona contro i reparti dei greci collaborazionisti (Alba Dorata si dichiara nazionalista ma parteggia per i soldati stranieri che durante la seconda guerra mondiale invasero e occuparono il paese facendo strage di centinaia di migliaia di greci).
Al momento del voto sull�??immunità dei picchiatori di Alba Dorata tutti i deputati neonazisti sono usciti dall�??aula, non prima di aver denunciato �??un miserabile complotto straniero per demolire la Costituzione�?�. Al voto non hanno potuto partecipare il �??fuhrer�?? di Chrysi Avgi Nikolaos Michaloliakos, e neanche i suoi vice Christos Pappas e Yannis Lagos, per i quali la corte suprema ha respinto la liberazione e che rimangono in carcere dal giorno della maxiretata contro il movimento di estrema destra, lo scorso 17 settembre, scatenata dopo anni di tolleranza di governo, magistratura e polizia nei confronti degli attacchi squadristi dei fascisti di Atene.
I detenuti del carcere di Korydallos non hanno preso bene la presenza dei tre caporioni neonazisti nelle celle accanto alle loro. Fischi e proteste hanno accolto pochi giorni fa l�??arrivo di Michaloliakos e Lagos nel più grande carcere ellenico, alle porte della capitale. Tanto che il direttore del carcere ha deciso di sistemarli nell�??ala femminile del penitenziario, lontano dagli altri detenuti, in celle speciali e con un cortile per l�??ora d�??aria diverso da quello comune. Con loro anche qualche agente di polizia arrestato durante le operazioni contro la rete di Alba Dorata all�??interno delle forze di sicurezza. Il capo del partito del quartiere di Nicea (quello che ha gestito in prima persona l�??omicidio del rapper Pavlos Fyssas) è stato invece rinchiuso nel carcere di Malandrino, dove si trovava già l�??esecutore materiale dell�??assassinio, il sicario di Alba Dorata Giorgios Roupakias. Mentre invece la sergente della polizia del Pireo arrestata nella maxiretata è stato sistemata nel carcere femminile di Thiva.
Nonostante tutto ciò che sta emergendo sull�??ideologia di Alba Dorata, sulle sue attività violente, sui suoi legami con gli apparati dello stato e sul fatto che i suoi finanziamenti arrivino da imprenditori e pezzi dell�??establishment il partito di Michaloliakos continua ad essere accreditato nei sondaggi di un 7-8%. Meno del 12-13% al quale era dato prima della sua decapitazione, ma comunque un risultato pari se non superiore a quello raggiunto nella primavera-estate del 2012, quando i nazisti entrarono al parlamento ellenico con quasi il 7%. Non sarà la magistratura a fermare l�??incubo neonazista, e neanche una classe politica che pensa di poter utilizzare i picchiatori di Michaloliakos a proprio piacimento.
http://www.contropiano.org/internazionale/item/19745-grecia-scoperti-gli-arsenali-di-alba-dorata