pubblicato il 16.01.12
"Casa Pound ha gettato la maschera" Documento del Comitato nazionale Anpi ·
"Casa Pound ha gettato la maschera"
Documento del Comitato nazionale Anpi
http://www.anpi.it/casa-pound-ha-gettato-la-maschera/
"Se ce ne fosse ancora bisogno, CasaPound getta definitivamente la maschera". Inizia così una nota del Comitato nazionale Anpi a commento delle gravi dichiarazioni da parte di rappresentanti del gruppo neofascista.
"Dopo essersi ammantata di �??cultura�?� e di �??socialità�?�, in varie occasioni, sia pure senza successo, visto che nessuno ormai è disposto a cadere nella trappola, adesso l�??esultanza per la morte del magistrato Saviotti e l�??esplicitazione della speranza che a questa morte ed a quella di Bocca ne seguano altre, hanno un significato inequivocabile che va addirittura al di là dei richiami al fascismo ed al peggior populismo, avvicinandosi molto all�??istigazione alla violenza".
"Vedrà la magistratura -si rileva - se esistono estremi di reato. Per noi, conta l�??esecrabile fatto politico, che denunciamo come un episodio di inaudita ed inaccettabile gravità. Adesso, chi ha tollerato CasaPound, chi le ha concesso locali e sedi e ne ha favorito l�??ascesa e lo sviluppo, ha solo la scelta fra una dissociazione aperta e definitiva oppure l�??accettazione che diventi esplicita e pacifica la connivenza con un gruppo di questo tipo, davvero incompatibile col nostro sistema costituzionale e civile".
"Quanto a coloro - si sottolinea - che hanno creduto, in buona fede, nella favoletta dell�??innocenza, delle inclinazioni culturali e sociali di CasaPound, è davvero tempo che aprano gli occhi, si ricredano e prendano atto di una realtà che ora è divenuta addirittura agghiacciante. Per il resto, chiediamo con fermezza che la Costituzione venga fatta rispettare dalle autorità pubbliche e vengano finalmente applicate le leggi che vietano ogni forma di incitamento all�??odio e alla violenza, così come ogni tipo di apologia del fascismo e di ciò che esso ha tristemente rappresentato".
"Raccomandiamo - conclude infine la nota - alle nostre organizzazioni di vigilare, rifiutando �?? peraltro �?? qualsiasi tipo di provocazione".