Sono uscite le
motivazioni della sentenza per l�??omicidio neofascista di Nicola Tommasoli ucciso a calci nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2008. Ribaltando l�??esito del processo di primo grado, la corte d�??Assise d�??Appello di Venezia ha mandato assolti tre dei cinque accusati del pestaggio e ha ridotto la pena agli altri due assassini. Nicola Tommasoli morì a 28 anni dopo cinque giorni di agonia.
Secondo i giudici non ci fu «una sola aggressione», ma «una pluralità di aggressioni seppur attuate contestualmente» (bella formula!), e va «escluso» che «ci sia stata una preordinata o programmata e concordata aggressione da parte dei cinque imputati nei confronti delle tre vittime per le modalità del tutto casuali con cui è avvenuto l�??incontro e per quella che è stata l�??origine dell�??intero episodio scaturito da un fatto del tutto banale».
Così, i giudici hanno accreditato che il pretesto della sigaretta rifiutata fosse l�??unico movente del pestaggio. Ma quello che si nega con questa sentenza, oltre ai fatti di quella violenza premeditata, è anche che nella Verona cupa e razzista di questi anni, nel Nord leghista e paranoico, vi siano squadrette informali di giovinastri gasati per «ripulire» dai «diversi» le «loro» belle città. Vedi ad esempio altri pestaggi nazifascisti e razzisti a Verona:
2000�?�
2007�?�
2009�?�
D�??altra parte, la magistratura talora dà l�??impressione di fare di tutto per insabbiare casi scomodi. A
Parma slitta al 22 febbraio l�??udienza del processo contro gli otto vigili urbani accusati del pestaggio di Emmanuel Bonsu Foster, il ragazzo ghanese arrestato «per errore» nel corso di un�??operazione antidroga della polizia municipale nel settembre 2008. Anche qui pare si trattasse di una «squadretta», di un «fare squadra», come dicono sempre i neofascisti di CasaPound. L�??udienza per il pestaggio di Emmanuel avrebbe dovuto tenersi il 15 febbraio con la testimonianza in aula del ragazzo. Il rinvio è stato motivato con ragioni tecniche.
Va inoltre segnalato che, ora che traballa il governo che li proteggeva e li sovvenzionava, i neofascisti delusi e nervosi ricominciano con le aggressioni: ecco fiorire per l�??Italia «squadrette» di 10 contro 1 come in questi giorni a
Brescia, a
Roma o a
Napoli.
Fonte:
Staffetta