La risposta corale della Parma antifascista alla discussa lapide dedicata alle vittime dell�??Rsi arriva una domenica mattina di giugno. Un folto gruppo di persone si raduna davanti alla Villetta con gonfaloni, bandiere e una grande corona d�??alloro. Sono 200 circa: partecipano tutte le associazioni partigiane locali (Anpi, Alpi, Anpc e Aned) insieme a cittadini e partigiani in carne ed ossa.
Della targa �?? rimossa ufficialmente perché �??in riparazione�?� �?? non si parla. Come se non esistesse. E infatti il corteo marcia in direzione opposta al luogo incriminato, verso la statua del partigiano che prima giaceva a mani legate nell�??ex piazzale Marconi (ora piazzale della Pace). Là i partecipanti si accalcano, e dopo la deposizione della corona, l�??attore Giancarlo Ilari legge gli scritti di Giordano Cavestro e l�??indignatevi! del combattente per la Resistenza francese Stéphane Hessel.
�??Ci si indigna proprio quando viene negata la nostra dignità �?? afferma Gabriella Manelli, presidente dell�??Anpi �?? come è successo per il riconoscimento ai morti dell�??Rsi, i sostenitori dell�??occupazione nazista che per prima negava la dignità del popolo italiano occupato�?�. �??Non è vero che i morti sono tutti uguali �?? commenta Franco Iaschi, nome di battaglia �??Fra Nazareno�?� �?? forse sotto terra sì, ma in vita c�??è chi è morto per la democrazia e chi invece per difendere la dittatura nazifascista�?�. Sono quelli della targa, precisa il partigiano segretario dell�??Anpia. Poi, con una grinta mai passata: �??Se dovessero rimetterla, noi la toglieremo�?�.
E LA GIUNTA DOV�??�?? - All�??iniziativa aderiscono diversi partiti politici. Nel corteo si innalzano bandiere di Rifondazione comunista (ne regge una il consigliere comunale Marco Ablondi), Comunisti italiani, Sel e Idv. Quattro gli esponenti del Pd comunale: i consiglieri Matteo Caselli, Giuseppe Crialesi, Giuseppe Massari e Franco Torreggiani. Nessuno della maggioranza. �??L�??assenza dell�??amministrazione comunale �?? commenta Massari �?? è molto pesante, perché perde ancora una volta l�??occasione di riaffermare i valori antifascisti che il sindaco dice di sostenere�?�.
Dopo i canti partigiani del coro dei Malfattori �?? fazzoletto rosso al collo e voce fiera �?? il corteo marcia fino alla cappella dove è sepolto Giacomo �??Arta�?� Ferrari, sindaco e prefetto di Parma, di cui Ilari legge l�??ultimo discorso pubblico. Alla fine parte un �??Bella ciao�?� collettivo. Della lapide discussa, sotto il sole di una mattina di giugno, neanche l�??ombra. (alessandro trentadue)
Quella sulla lapide di Salò è solo l�??ultima polemica �??toponomastica�?� in ordine di tempo. A far discutere sono già state la vicenda di via Mantelli e quella su via Tito. Oltre ovviamente alle forte tensioni registrate a più riprese in città per la presenza di CasaPound al Montanara.
Fonti
Repubblica Parma