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« Mercoledì Maggio 20, 2009 »
Mer
Start: 18:00
End: 23:59

giovedì 30 aprile dalle ore 18.00 aperitivo&cena - divulgazione opuscolo contro il lavoro a malastrada - centro di documentazione antiautoritario - via degli angeli, 4 Messina (dietro p.zza del popolo - lato tirone)

Start: 19:00
End: 23:30

30 aprile 2009 - El Paso Occupato - via passo buole 47 Torino

ore 19.00

Presentazione dell'ultimo numero di Terra Selvaggia - Pagine Anticivilizzatrici

"Dopo quasi due anni ritorna Terra Selvaggia. Poco prima di andare in tipografia l'ennesima perquisizione ha rischiato di bloccare anche questa nuova uscita.

In italia, e in particolare a Pisa, si sta affrontando da tempo un insistente repressione: prima il processo COR e poi Gruppi d'affinità. entrambi hanno tentato e stanno tentando di trasformare il giornale nel bollettino interno “dell'organizzazione sovversiva”. A preoccupare chi , ormai con scadenze regolari, ci trascina nelle aule dei tribunali non è tanto il fatto che si sostenga l'azione diretta, magari fermandosi ad una cronologia dove il metro di valutazione è la quantità. La questione è un'altra: è il senso politico che un determinato atto, seppur specifico, può avere nelle lotte che vengono portate avanti, è anche il contesto di un'azione, come questa entra in relazione con una lotta, che ci interessa sviluppare, che fa la differenza.

Start: 21:00
End: 23:59

L’assemblea STOP NOCIVITA’ CREMA in collaborazione col circolo ALICE NELLA CITTA’ organizza

MERCOLEDI 20 MAGGIO ORE 21 presso ALICE NELLA CITTA’, via Cappi 26 Castelleone (CR)

“A COME…AMIANTO”
di e con Ulderico Pesce

-“Vorrei essere amianto per attrarre la tua attenzione.
-L’amianto entra nei polmoni tu mi sei entrata nel cuore.”
A come… Amianto è la storia d’amore tra Nico e Maria. Il primo mira a diventare un giornalista d’inchiesta, pertanto gira l’Italia con una telecamera alla ricerca di informazioni sull’amianto; Maria, invece, vuole diventare cantante, frequenta il conservatorio, e per far fronte alle spese fa pianobar.
Nico ama Maria ma è molto preso dal lavoro che lo porta nelle città italiane dove l’amianto ha seminato la morte, i dati parlano di 3.700 deceduti in quindici anni, e sono previsti 30.000 morti entro il 2030.
E così ritroviamo Nico in luoghi come Casale Monferrato (AL), dove la ETERNIT, fabbricava per l’appunto l’eternit, dal latino aeternitas, eternità, un miscuglio di cemento e amianto, che costava poco, aveva un’alta lavorabilità ed era isolante dal freddo e dal fuoco, usato per le coperture delle case e dei capannoni, per fabbricare tubature idriche di cui sono ancora pini gli acquedotti italiani; Monfalcone (GO), dove si fabbricano navi coibendate con l’amianto; Balangero (TO), dove c’è la più grande cava di amianto di tutta Europa; Biancavilla (CT), una cittadina di 23mila abitanti, circondata da rocce ricche di amianto e Sesto San Giovanni (MI), dove grandi fabbriche quali la Breda, la Falk, la Magneti Marelli, hanno utilizzato l’amianto sin dagli inizi del Novecento.
Ed è proprio a Sesto San Giovanni che Nico vive con il padre Giambattista, operaio alla Breda Fucine, reparto saldatura, dove i lavoratori sono stati esposti all’amianto fino al 1992, anno in cui lo Stato italiano, con un apposita legge, ne ha vietato l’utilizzazione e l’estrazione. Le Istituzioni italiane, con il caso amianto, fanno parlare del “paese della vergogna” perché, mettendo al bando l’amianto solo nel 1992, hanno nascosto per circa un secolo quanto altri sapevano già dal 1898: “l’amianto è altamente cancerogeno.” Ma il problema amianto non è finito nel 1992 perché esistono intere aree da bonificare, un’infinità di prodotti ancora in uso costruiti con l’amianto e soprattutto in molti Stati, come il Canada, ancora è consentito produrre derivati dall’amianto che ancora oggi vengono esportati in Africa, Asia e America Latina.
E’ tale l’amore che Maria ha per lui che, nel tentativo di avvicinarlo di più, comincia a girare anche lei alla ricerca di materiale sull’amianto. E così la ritroviamo a Milano, a casa di Mantovani, il siparista del Teatro alla Scala di Milano che ha un cancro ai polmoni provocatogli proprio dal sipario taglia fuoco, costruito in amianto, che divideva la platea dal palcoscenico.
Grazie all’aiuto che Maria dà a Nico il rapporto si arricchisce e diventa più solido, e quando poi il padre di Nico scoprirà di avere un cancro per aver inalato fibre di amianto in Breda, il loro amore diventa forte come una roccia.

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