Argentina - Comunicato di Diego dal carcere di Marcos Paz

Per l'abrogazione dell'ergastolo e dell'articolo 41bis (in Italia)

Carcere di Marcos Paz
Buenos Aires
15/11/2008

Una volta mi sono chiesto: come si risponde? Come si reagisce? ... Quando la logica della ragione è respinta, soggiogata? Cosa si aspetta? Quando lo "Stato di Diritto" viola in maniera onnipotente e sistematica le leggi e i diritti stabiliti da quello stesso "Stato di Diritto"? Quando attraverso la legge legalizzano ciò che facevano illegalmente. L'articolo 41bis in Italia "sospende" l'applicazione del regime penitenziario a persone coinvolte in atti di crimine organizzato, terrorismo o sommosse anticarcerarie, applicando la famosa frase "sospensione dei diritti costituzionali" che non significa altro che permettere la tortura in tutta la sua "arte". E' un qualcosa di molto noto in Argentina. Durante l'ultima dittatura militare, Videla diceva che noi argentini eravamo "diritti e umani" o "i desaparecidos non esistono: né i morti né i vivi sono desaparecidos".
L'ergastolo o condanna perpetua o reclusione perpetua: cos'ha di "risocializzante" questa condanna (come si cerca di far credere che questo sia il significato di condanna)?
In Argentina, con la riforma promossa dal "buon vicino" e poliziotto civile Carlos Blumberg, nel 2004, la pena massima arriva a 50 anni (articolo 55 del Codice Penale argentino). 50 anni!!! Mi paiono/risultano più umani il plotone d'esecuzione o l'iniezione letale. Quanto avrebbero dovuto pagare Videla, Masera, Pinochet, Franco, Stalin, Bush, per le migliaia di assassinii, per il terrorismo di Stato? Ma essi sono/sono stati i sicari del potere stabilito, quel potere borghese/fascista che dopo aver goduto delle loro orge nel Vaticano baciavano la mano al Papa...
La solidarietà, l'organizzazione, l'azione diretta, la complicità, l'amore, l'amicizia, le idee affini, il rifiuto assoluto, la forza del nostro sangue è ciò che abbiamo per combattere il loro sistema di dominio/sfruttamento/sterminio.
Con lo sciopero della fame rafforziamo i legami e generiamo percorsi, nuovi venti. Per appoggiare la fine dell'ergastolo e dell'articolo 41bis in Italia ed in ogni luogo in cui si prepari l'agitazione. Mi riconosco come complice!

Come si risponde? Si risponde con l'unica arma che fa trionfare la rivoluzione... con la violenza.

Allo sciopero della fame!

Diego


Comunicado de Diego desde el penal de Marcos Paz
Por la derogación del ergastolo y el artículo 41 bis (en Italia)

Marcos Paz,
Bs As
15/11/2008

Una vez me pregunté ¿cómo se responde?, ¿cómo se reacciona?... cuando la lógica de la razón es desechada, avasallada. Qué se espera? Cuando el "Estado de Derecho" viola omnipotente y de manera sistemática las leyes y derechos, establecido por ese mismo "Estado de Derecho"?, Cuando a través de la ley legalizan lo que ya hacían ilegalmente. El art. 41 bis en Italia "suspende" la aplicación del régimen penitenciario a personas involucradas en actos de crimen organizado, terrorismo o motines carcelarios y aplican la famosa frase "suspensión de derechos constitucionales" que no es otra cosa que permitir la tortura en todo su "arte"; algo muy conocido en la última dictadura militar en la nación Argentina; oyendo decir a Videla que: los argentinos éramos "derechos y humanos" o "los desaparecidos no están: ni muertos ni vivos están desaparecidos".
La Ergastolo o Cadena Perpetua o Reclusión Perpetua; ¿Qué tiene esta condena de "resocializadora"? (como intentan hacer creer el significado de la condena).
Con la reforma impulsada por el "buen vecino" y policía civil Carlos Blumberg, en el año 2004, la pena máxima llega a 50 años. (Art. 55 Código Penal Argentina).
50 años!!! Me parece/resulta más humano el paredón de fusilamiento, la inyección letal. ¿Cuánto tendrían que haber pagado Videla, Masera, Pinochet, Franco, Stalin, Bush, por los millones de asesinatos, por el terrorismo de Estado? Pero ellos son/fueron los sicarios del poder establecido, ese poder burgués/fazista que luego de disfrutar sus orgías en el Vaticano besaban la mano del Papa…
La solidaridad, la organización, la acción directa, la complicidad, el amor, la amistad, las ideas afines, el rechazo absoluto, al fuerza de nuestra sangre es lo que tenemos para combatir su sistema de dominio/explotación/exterminio.
Utilizando la huelga de hambre fortalecemos lazos y generamos caminos, nuevos vientos. Para apoyar el fin del ergastolo y el art. 41 bis en Italia y cada sitio dónde la agitación se prepare ¡Me reconozco cómplice!
¿Cómo se responde? Se responde con la única arma que hace triunfar a la revolución… con violencia.

¡A la huelga de hambre!

Diego

Mer, 03/12/2008 – 12:57
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