Bologna - Ordigno contro sede della Lega Nord

fonte: repubblica

Dopo l'esplosione di un ordigno di fattura artigianale, ma abbastanza potente, che ha colpito nella notte tra sabato e domenica la sede del Carroccio, si cercano i responsabili. Nessuna rivendicazione e paura tra i residenti per una bomba rudimentale. Il Questore: gesto grave in campagna elettorale

Al Pratello le polemiche continuano anche dopo la bomba. I firmatari della petizione «Il Pratello non si Lega», dichiarazione di non-benvenuto verso la nuova sede del Carroccio, condannano l´attentato in via Pietralata e negano che la polemica possa aver «influenzato» chi ha fatto l´attentato. Diversa la valutazione del comitato Al Crusel, che parla di «notte folle»: «E´ successo quello che temevamo. E´ una deriva di violenza che abbiamo sempre denunciato e che finora è stata sottovalutata. Siamo contro quella petizione, a maggior ragione ora».

«Le nostre firme e la bomba sono due fatti opposti - dice uno dei promotori della petizione anti-Lega, Federico Martelloni -. Non ci può essere alcun equivoco: questa azione violenta è grave, incivile e demenziale e rischia di compromettere una campagna trasparente, che si era limitata a negare il benvenuto ai leghisti. Due cose opposte sul piano culturale». Per questo, nessuno ha ritirato i «lenzuoli» contro la Lega, nemmeno in via Pietralata, dove uno dei firmatari, Giancarlo, studente di Economia, vive nello stesso palazzo della bomba: «Questo tipo di azione non ci appartiene. Noi abbiamo solo espresso idee». Serafino D´Onofrio di Bologna Città Libera, nel dare solidarietà alla Lega, si indigna con chi volesse «azzardare collegamenti fra la manifestazione per la libertà di sabato e l´ordigno».

Ma a non vedere connessioni tra le proteste e l´atto terroristico sono gli stessi inquirenti. Semmai gli investigatori propendono per un´azione di gruppi antagonisti anarchici che hanno come obiettivo le posizioni governative (come quelle della Lega) sul tema della reclusione nei centri di identificazione per stranieri, una campagna nazionale che prescinde dal Pratello e dalle sue polemiche. Il riferimento agli anarchici c´è anche per un altro motivo: questo attentato è molto simile ad uno realizzato nella primavera del 2007 in via Mazzini contro la sede di una agenzia interinale, anche quello attribuito alla «galassia anarchica», seppure senza nessun denunciato.

La condanna netta è venuta anche dallo scrittore noir Marcello Fois, che abita proprio in faccia al 42: «Ho firmato la petizione contro la sede della Lega, ma il testo era educatissimo e civile, non aggressivo come nello stile-Lega. La nostra era un´azione simbolica e civile. Intollerante è chi ha messo la bomba».

(23 marzo 2009)
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fonte: il resto del carlino

Ordigno contro sede della Lega Nord
Boato nella notte in via Pietralata

La nuova sede elettorale del Carroccio di Bologna era stata inaugurata
giovedi' scorso. Il segretario cittadino Manes Bernardini: "Fatto
preoccupante, poteva uccidere qualcuno"

BOMBA ALLA LEGA NORD 

Bologna, 22 marzo 2009 - Un ordigno è
stato esploso la scorsa notte contro la nuova sede della Lega Nord a
Bologna, in via Pietralata 42. Sul posto sono intervenuti i vigili del
fuoco.
’’Un fatto molto preoccupante, ha un significato che va al di la’ del
contesto bolognese: e’ un attentato contro la democrazia e lo Stato.
Quando si va a colpire la sede di un partito durante un campagna elettorale
il significato va ben oltre l’ambito locale’’. E’ il commento di
Manes Bernardini, segretario cittadino delle Lega Nord, all’attentato
della scorsa notte contro la nuova sede elettorale.
’’Per l’esplosione - ha spiegato Bernardini - i vetri si sono
conficcati nel muro interno: questo tipo di bomba avrebbe anche potuto
ammazzare una persona. E’ un fatto molto preoccupante.


Lun, 23/03/2009 – 16:02
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