Treviglio – È terminata la settimana dedicata ai carotaggi nell’area dell’ex cava Vailata. Bisognerà attendere un paio di mesi prima di avere il responso sugli eventuali rifiuti abbandonati nell’area di 72 mila metri quadri, dove la Team S.p.A. vorrebbe realizzare una discarica per cemento amianto. A denunciare la presenza di rifiuti inquinanti è stato il Comitato Tutela Ambiente di Treviglio, che ha raccolto una serie di testimonianze che ricostruiscono le trasformazioni che questi terreni hanno subito, prima divenendo una cava e poi, come spesso capita, una discarica. La presenza di eventuali rifiuti sarebbe un ulteriore ostacolo al procedimento per l’approvazione della discarica.
Il comitato nei prossimi giorni chiederà che venga invalidata la valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) su cui la Regione si è pronunciata positivamente nel luglio del 2012, senza che venissero preventivamente effettuati i carotaggi. Contro la stessa V.I.A. il Comune di Treviglio, di Casirate e di Calvenzano, Legambiente e il Comitato hanno già presentato ricorso al TAR.
Enorme è la preoccupazione dei cittadini di fronte alla possibilità che gli interessi della Team, di cui Rota Nodari è azionista di maggioranza, possano imporsi sulle esigenze di tutela della salute espresse dagli abitanti.
Lo scorso giugno il Comune di Treviglio aveva approvato una variante al P.g.t. con cui l’area dell’ex cava veniva destinata ad area verde per fruizione pubblica e per il tempo libero.
A destare ulteriori timori è la credibilità di colui a cui è stata affidata la consulenza per lo stoccaggio dell’amianto da parte della Team: David Oldrati. Questo architetto era balzato agli onori della cronaca perché indagato in merito al traffico illecito dei rifiuti finiti sotto la Brebemi. Ironia della sorte, a un centinaio di metri dall’area dell’ex cava Vailata passa uno dei tratti della Brebemi messi sotto sequestro per la presenza dei rifiuti. Oldrati è indagato anche per aver condizionato la misurazione della falda nel progetto di discarica di Cappella Cantone. A finire in carcere erano stati Pierluca Locatelli, il vice presidente del Consiglio Regionale Franco Nicoli Cristiani e, appunto, David Oldrati.
La scelta di questo consulente non è certo un segnale di trasparenza nei confronti dei cittadini, considerato che Oldrati è stato anche condannato, meno di un anno fa, a sei mesi di carcere per abusi edilizi in concorso nella vicenda che a Pumenengo ha visto realizzare una cava abusiva mascherata da laghetto per l’allevamento di pesci.
Certo la questione dell’amianto non è circoscrivibile alla sola zona di Treviglio, a Cortenuova si prevede un centro di stoccaggio e a Sedrina è avviato un iter per autorizzare un’altra discarica.