Bologna - Sciopero della fame e autolesionismo nel Cie

Domenica 24 maggio:

Gli immigrati rinchiusi nel Cie di Bologna fanno sapere che all'interno continuano le proteste. La situazione è molto calda: in una quindicina sono in sciopero della fame e all'interno del centro alcuni detenuti continuano a tagliarsi e ingoiare oggetti.

Invitiamo tutti i solidali a chiamare il Cie chiedendo delucidazioni, ovviamente sappiamo come girino le cose all'interno di questi centri, l'importante e quindi che siano sommersi di telefonate:

CIE di via Mattei Bologna

TEL: 051 6027521
FAX: 051 531344

MARTEDI' DALLE 17.30 SAREMO SOTTO LE MURA DEL CIE IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI IN LOTTA!

Per aggiornamenti: scheggia.noblogs.org


MARTEDI’ 26.05.09 BOLOGNA DALLE 17.30
AL C.I.E. DI VIA MATTEI (BUS 14A)
PRESIDIO PER PORTARE SOLIDARIETA’ AGLI IMMIGRATI RINCHIUSI ED
ESPRIMERE IL NOSTRO ODIO VERSO QUESTI CENTRI DI RECLUSIONE E CHI LI
GESTISCE.

SENZA TREGUA CONTRO I NUOVI LAGER
Dal Centro d’ Identficazione ed Espulsione di Bologna continuano ad
uscire disperate richieste d’aiuto e racconti di abusi quotidiani. Per
chiunque ritenga che questa situazione sia insostenibile, l’indignazione
non basta: c’è da tenersi continuamene informati e da reagire
quotidianamente, ciascuno a modo suo. L’importante è non lasciarli soli,
non rassegnarsi a diventare complici passivi di chi rinchiude.

Qualche aggiornamento successivo al pestaggio di Raya:

-SABATO 9 MAGGIO: episodi di autolesionismo: un recluso si taglia sul corpo
con delle lamette, un’altro le ingoia. Il primo, ferito, verrà sbattuto
in isolamento e sorvegliato a vista dalla polizia il secondo verrà
scortato dalla polizia all’ospedale per poi essere riportato nel Cie.
Operatori della misericordia e medici non paiono molto turbati dalla cosa.
In centro alcuni solidali danno il via ad un presidio itinerante con
megafono volantini e striscioni per far circolare la notizia.

-GIOVEDI’ 14 MAGGIO: più di una cinquantina di persone al presidio
contro il Cie ed in solidarietà con Raya. Dalle 16.00 viene allestita una
mostra sui Cie sotto le 2 torri, s‘improvvisa un’assemblea in piazza:
varie idee su come continuare la lotta. Più tardi la gente si sposta
sotto il Cie: striscioni in strada, musica, petardi e fuochi
d’artificio: dentro la presenza solidale viene molto apprezzata e si
viene a sapere che tutti i telefoni cellulari sono stati confiscati e che
in mattinata c’è stata un’intimidazione della celere in vista
dell’iniziativa del pomeriggio.

-SABATO 16 MAGGIO: l’Ansa pubblica la notizia di un attentato incendiario
contro la sede della Misericordia di Modena (l’ente che gestisce il Cie
di Modena e Bologna), avvenuto la notte precedente. La onlus, presieduta da
Daniele Giovanardi, per l’attività con i Cpt ha ricevuto minacce ed in
passato anche un pacco bomba.

-MARTEDI’ 19 MAGGIO: gli immigrati rinchiusi nel Cie telefonano fuori
facendo sapere che un detenuto è stato portato nel carcere della Dozza
dopo aver ingerito delle pile, e che il ragazzo che si era tagliato con le
lamette è stato trasferito nel Cie di Torino con la scusa di essere
portato a fare richiesta d’asilo. Un altro che necessitava di una
visita in ospedale non vi è stato portato perchè si è rifiutato di farsi
ammanettare. In risposta a ciò una decina di solidali fanno un saluto
notturno al Cie con megafono petardi e fuochi d’artificio da dentro la
risposta è molto calorosa con battiture delle sbarre e manifestazioni di
solidarietà che si intensificano quando i manifestanti vengono fermati e
trattenuti per 1 ora dalla polizia.
Epilogo analogo aveva avuto un altro saluto notturno venerdì 8 maggio,
dopo il quale, stando al Carlino, sarebbero scattate le denunce per una
decina di anarchici che, sempre secondo il giornale, si sarebbero
arrampicati sulla recinzione colpendola con una spranga.

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scheggia@canaglie.net

 

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Dom, 24/05/2009 – 21:37
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