Grecia - Comunicato di Villa Amalias

RIGUARDO IL PRIMO FUOCO, IL SECONDO E I LORO PERCHE'

Domenica 18 maggio intorno le 7.30 di mattina si verifica un incendio allo spazio occupato di Villa Amalias in via Heiden ad Atene; il fuoco prima di essere spento, causa danni materiali.
Immediata la solidarieta' di centinaia di compagni-e che iniziano i lavori di riparazione dei danni.
Dopo quasi 30 ore intorno alle 13 del 19 maggio, un gruppo d'assalto di parastatali, dopo aver perlustrato la zona, attacca nuovamente con materiali infiammabili provocando un secondo incendio; tutto ciò in pieno giorno, in una strada tra le piu' frequentate della citta'.
Anche questa volta la solidarieta' e' massiccia e i lavori di ristrutturazione iniziano immediatamente.
Questi due attacchi assassini alzano il livello di una serie di assalti che da qualche mese hanno come obiettivo spazi aperti politico-sociali, occupazioni, collettivi, coordinamenti territoriali, sedi di corporazioni lavorative.

Qesta violenza non e' orfana.
Chi l'ha direttamente o indirettamente commissionata e' lo stato. Gli ordinatori ed esecutori sono meccanismi parastatali che rispondono in modo vile all'azione di chi lotta per un mondo senza padroni e senza schiavi.
Villa Amalias, uno spazio socio-politico aperto, occupato, che da piu' di 18 anni funziona in modo autogestito e collettivo, racchiude, con la sua esistenza e la sua azione, tutte quelle caratteristiche che lo pongono nelle lista nera di questi infami.
Per loro non siamo altro che una spina al centro di questa citta' grigia. Gli da fastidio ciò che siamo e ciò che facciamo. Del resto non e' la prima volta che -in divisa o meno- giungono alla nostra porta. Gli da fastidio che in un mondo di miseria di massa, noi non facciamo i fatti e i comodi nostri, ma scegliamo di agire socialmente e viviamo collettivamente. Gli da fastidio che per noi la solidarieta' e la resistenza non sono PAROLE vuote da campagna elettorale, ma modi di vivere. Gli da fastidio che invece di essere proprietari e creditori, siamo occupanti. Gli da fastidio che invece di colpire gli immigrati scegliamo di stare a loro fianco. Gli da fastidio che non entriamo nel nulla luminoso dei mass media e del life style, ma scegliamo di esprimerci e creare con modalita' anticommerciali. Gli da fastidio...
La lista potrebbe continuare all'infinito. Riteniamo che queste ragioni gia' bastano.

Se pensano di poterci spaventare, terrorizzare, isolare socialmente e farci sparire politicamente, non hanno capito niente. Nessuno ci puo' togliere cio' che in 18 anni stiamo creando. Siamo tanti e tante, diversi e diverse, siamo uguali. Abbiamo i motivi, abbiamo i modi e tutto continua!

INFAMI STATALI E PARASTATALI, SIAMO E SAREMO QUI

P.S.1 Agli esecutori fisici degli attacchi assassini: non esiste nessuna tana sicura per nessun topo di fogna.
P.S.2 Alla polizia greca: le vostre maschere sono gia' da tempo cadute. Che la vostra democrazia sia orgogliosa di voi.
P.S.3 Ai pretendenti "proprietari" che si affretteranno a ricordarsi della loro proprieta': questo spazio, cosi' come lo abbiamo trovato abbandonato e semidistrutto e lo abbiamo ristrutturato dandogli vita, cosi' lo rimetteremo a posto. Non vi fate venire l'acquolina in bocca.

OCCUPAZIONE VILLA AMALIAS
VIA AHARNON & HEIDEN

Ven, 23/05/2008 – 11:23
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