Il potere è sempre fascista - Anti-anarchist pogrom launched by Socialists in Greece

One day after assuming power, the Socialists launched a massive invasion of Exarcheia, the Athens anarchist enclave, with mass detentions and brutal intimidation of locals.

On the early hours of Friday 9 of October, four days after the landslide victory of the Socialists in the greek national elections, and only a day after assuming power, the Panhellenic Socialist Movement (Pasok) proved its intentions towards the social antagonistic movement that has swept the country since the December Uprising: brutal repression.

Almost one thousand cops of all corpses, riot police, motorised police, secret police and usual uniformed officers swept Exarcheia, the anarchist enclave of the greek capital, at 01.30 am. The mass invasion of the police-free area was orchestrated by the new Minister of Public Order (or as the Socialist newspeak has it Minister of Citizens' Protection) Mr Chrisohoidis, infamous for his unorthodox methods in capturing and interrogating members of the November 17 urban guerrilla group in the summer of 2002 - i.e. torture. On his side the genius of repression has as of yesterday Mr Vougias, a well-known ex extreme-leftist eager to share his knowledge of things revolutionary with the State.

During the invasion, which came only a day after the new PM, Mr Papandreou the 3rd, announced that his government is "antiauthoritarians in power", hundreds of people were stopped and harassed by cops who broke into 26 bars, camped in the liberated park of Navarinou street and generally portrayed a most avenging and brutal attitude towards anyone who just happens to be within the invisible boundaries of the radical area.
Reports claim that several young people were seriously beaten during the operations.

According to the press more than 60 people were detained during the pogrom. Mr Vougias announced that "anomy will be abolished" and connected the invasion with an attack launched the previous morning by more than a dozen activists against banks and a fascist bookshop in the centre of the city as an act of solidarity to the 3 boys arrested under the anti-terrorist law.

(libcom.org)


Maxi retata delle forze dell'ordine nel quartiere simbolo degli anarchici in Grecia

A poche ore dalla vittoria elettorale, dopo anni di attesa, dei socialisti del partito Pasok in Grecia il nuovo esecutivo ha voluto lanciare un messaggio forte ai gruppi di matrice anarchica che da mesi scendono in piazza a manifestare contro la classe dirigente.

Questa mattina, appena dopo le prime luci dell'alba, almeno 400 agenti di polizia, alcuni dei quali in borghese, appartenenti quasi tutti alle unità speciali chiamate Mat e Delta, hanno eseguito una maxi retata nel quartiere di Exarchia della capitale, una sorta di simbolo delle proteste giovanili che da più di un anno caratterizzano la vita pubblica in Grecia.
Sono almeno ottanta i giovani fermati, ma potrebbero essere di più. Un'operazione in grande stile, anche un po' eccessiva, almeno per coloro che conoscono Exarchia. Un quartiere bohemien, puntellato di locali accoglienti e colorati, rumorosi fino all'alba. Non proprio una base terroristica, insomma. Exarchia, però, è diventato un simbolo a dicembre 2007, quando un poliziotto ha ucciso il 16enne Alexis Grigouropoulos scatenando una guerriglia urbana.
Da quel momento la polizia presidiava i punti di accesso a Exarchia, evitando però di entrare.

Oggi è andata diversamente, come ordinato da Michalis Chrisochoidis, nuovo ministro della Protezione del Cittadino, dal quale adesso dipende la polizia. Un nome per lo meno originale per un dicastero, ma che rende l'immagine che il governo Papandreou vuole dare di sé. L'esecutivo guidato da Kostas Karamanlis, infatti, deve la sua sconfitta anche al fatto che l'opinione pubblica lo accusasse di non aver saputo risolvere la tensione sociale che da quasi due anni attraversa il Paese.
Proprio ieri, per protestare contro l'arresto di alcuni di loro, un gruppo di giovani anarchici ha devastato alcuni esercizi commerciali del centro di Atene e incendiato alcune macchine. La rabbia dei ragazzi è esplosa anche perché la repressione delle forze dell'ordine greche è spesso caratterizzata da metodi brutali e da indagini (a loro dire) superficiali. I giovani detenuti, infatti, sono stati accostati ai gruppi di estrema sinistra che predicano la lotta armata, i quali però hanno un bagaglio strategico - ideologico lontanissimo da quello anarchico.

Il nuovo governo, però, voleva mostrare i muscoli, inseguendo la destra sulla strada della repressione. Non è casuale la nomina di Michalis Chrisochoidis, fama di duro, in quanto era il direttore della pubblica sicurezza del ministero degli Interni all'epoca della lotta dello stato greco contro il movimento 17 Novembre, formazione armata d'ispirazione marxista.
Chrisochoidis ha dichiarato nella conferenza stampa che ha seguito l'operazione a Exarchia di non ritenere gli anarchici criminali in quanto tali. Anzi, il ministro ha tenuto a precisare che ha anche degli amici anarchici! Il vero obiettivo della retata, e della politica del governo da ora in poi, sono gli 'hooligans' che devastano le strade cittadine. Chrisochoidis ha inoltre promesso che, nei prossimi mesi, verranno organizzati i turni dei 'poliziotti di quartiere', come tanta parte dell'opinione pubblica greca chiede da tempo. C'è da sperare che, apparenza a parte, il nuovo esecutivo socialista di Papandreou abbia una strategia più sottile che si occupi degli abusi delle forze dell'ordine e della grave crisi economica, veri motori della rabbia dei giovani anarchici e dei deliri delle formazioni armate.

(peacereporter)

Sab, 10/10/2009 – 01:44
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