Catania - Sgomberato l'Experia

riceviamo e diffondiamo:

Abbiamo appena appreso dello sgombero violento del centro sociale experia di Catania. Sono presenti circa 200 compagni che stanno protestando con presidi e blocchi stradali.
A loro va tutta la nostra solidarietà!
Vogliono estirpare tutte le esperienze di lotta e autogestione di spazi realmente antagoniste come, allo stesso modo, stanno reprimendo chiunque si opponga realmente e radicalmente a questo sistema abbruttito dallo sfruttamento, dalla violenza repressiva e razzista e dalla guerra.
Arrestano e denunciano compagni e operai in lotta, ammazzano nelle galere, condannano a decine di anni chi lotta contro l'imperialismo e per una società senza classi, ma il desiderio di cambiamento non si può fermare!
La decadenza del loro sistema è nei fatti e la crisi che li attanaglia è sempre più acuta, avanti compagni!

Con calore e con rabbia
i compagni e le compagne del Cccpsri (per la costruzione del soccorso rosso in italia)

Invitiamo tutti a inviare la solidarietà e a mobilitarsi contro gli attacci repressivi
mail dell'experia: cpoexperia@inventati.org -
30/10/2009

Ven, 30/10/2009 – 11:40

Massima solidarietà ai compagni e alle compagne del CPO Experia!

All’alba di questa mattina, venerdì 30 ottobre, è stato sgomberato il centro popolare occupato Experia di Catania, esperienza di autogestione politica e proletaria che resisteva da 17 anni in uno spazio occupato.

Lo sgombero è avvenuto con l’irruzione degli sbirri all’interno del centro con cariche e pestaggi dopo una mezz’ora di resistenza attiva da parte di un centinaio di persone, tra compagni e solidali, che avevano barricato il centro popolare. A presidiare il centro c’erano anche insegnanti e precari che con i compagni dell’Experia da mesi portano avanti la lotta contro la controriforma della scuola. In queste ore nei pressi dell’Experia circa 200 persone stanno protestando con presidi e blocchi stradali. L’appuntamento lanciato dai compagni è alle 14 davanti al centro per un presidio permanente e un’ assemblea pubblica. Non ci sono fermi ma alcune persone sono rimaste ferite a causa delle cariche della polizia.

L’intenzione è di chiudere e reprimere un punto di riferimento popolare, radicato e riconosciuto da anni a Catania, dimostrato anche dalla numerosa presenza a difesa dello centro popolare. I padroni sanno bene che di fronte alle nefandezze che producono: sfruttamento, precarietà, guerre imperialiste e massacri in giro per il mondo, morti sul lavoro e distruzione, esperienze di reale antagonismo sociale e di autorganizzazione esterne alle logiche del consumo e del mercato, possono rappresentare un esempio di lotta per tanti proletari e sfruttati e per questo vanno represse.

Possiamo immaginare il clima a Catania in questo momento, non deve essere tanto diverso dal clima che ha portato allo sgombero del Cpo Gramigna nel luglio 2007. Conosciamo bene la violenza degli sbirri, l’opera di mistificazione dei mass media e la rabbia per queste pratiche fasciste! I compagni di Catania erano al nostro fianco a manifestare a Padova dopo lo sgombero del Gramigna, basterebbe questo per stringerci a loro!

Forza compagni, la lotta non si sgombera!

La solidarietà è la nostra arma, usarla è necessario!

Collettivo politico Gramigna

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