Biotech - In Italia nati due maiali hi-tech per lo xenotrapianto

fonte adnkronos

Prodotti nell'ambito del progetto di ricerca 'Xenome' del
Sono i primi in Europa e potrebbero 'regalare' all'uomo organi di ricambio senza causare rigetto. I suini, un maschio e una femmina, sono stati clonati nel laboratorio di tecnologie della riproduzione diretto da Cesare Galli. Boncinelli: "Un importante passo avanti"

Milano, 15 mag. (Adnkronos Salute) - Sono nati in Italia i primi due maiali hi-tech europei geneticamente modificati ad hoc per lo xenotrapianto. Lo annuncia oggi il Laboratorio di tecnologie della riproduzione (Ltr) di Cremona, diretto da Cesare Galli, già 'papà' del primo toro clonato Galileo e della prima cavalla fotocopia Prometea. I due suini, un maschio e una femmina - spiegano gli esperti - sono stati prodotti nell'ambito del progetto di ricerca 'Xenome': un consorzio finanziato dalla Commissione europea, che raccoglie laboratori internazionali leader nella ricerca preclinica sullo xenotrapianto e sulla clonazione degli animali.

Questo successo è stato ottenuto grazie alla stretta collaborazione con il Massachusetts General Hospital (Mgh) di Boston - sottolinea il Ltr - I nuovi suini ospiti dello 'zoo' di Galli sono chiamati maiali 'GAL-knock-out' o 'GAL-KO', perché privi dell'antigene responsabile per il rigetto iperacuto che avviene quando gli organi di maiale vengono trapiantati nei primati.

Lo xenotrapianto - ricorda il team cremonese - è una procedura in cui tessuti o organi sono trapiantati da una specie all'altra. E il maiale è la specie d'elezione, per le sue molte somiglianze anatomiche e fisiologiche con l'uomo. L'obiettivo della ricerca sullo xenotrapianto è fornire, in futuro, una fonte affidabile di cellule, tessuti e organi alle migliaia di pazienti in lista d'attesa per un trapianto a causa della cronica carenza di organi umani da donatore. A questo dato si aggiungono i recenti e significativi passi avanti fatti nel campo dell'ingegneria genetica e della clonazione, che hanno notevolmente migliorato la produzione di maiali portatori dei geni necessari per superare le barriere immunologiche dello xenotrapianto, assicurano Galli e colleghi.

La notizia della nascita dei due maialini "rappresenta un importante passo avanti per la ricerca", secondo Edoardo Boncinelli, professore di biologia e genetica al San Raffaele di Milano. "Anche se -aggiunge- probabilmente non avrà effetti pratici a breve tempo".

"Sono 30 anni che si studiano gli xenotrapianti, la possibilità cioè di utilizzare gli organi di animali nell'uomo - spiega all'ADNKRONOS SALUTE il genetista, oggi a Roma a margine di un incontro sui 30 anni del Ssn organizzato nell'ambito del Forum PA - e fino ad ora i risultati sono stati scarsi. Anche in questo caso probabilmente non ci saranno risultati concreti", ma la ricerca è comunque importante.

Ven, 16/05/2008 – 14:21
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